Anni passati fra luci ed ombre, sempre alla ricerca del raggio di sole giusto.
quello che ti benedice, ti guarisce ed ha il potere di dissolvere ogni cosa.
Ogni cosa che faccia male, qualsiasi cosa che possa oscurare la gioia.
Anni di saliscendi, curve a gomito e palle curve.
Cadere, rialzarsi, ferirsi e guarire. E così ancora e poi ancora.
Ogni volta mi sembra di non aver imparato bene la lezione.
Ed eccomi qui, ancora a giocare con le emozioni no, le paure nascoste che Dio solo sa in quale crepa della mia anima si nascondono e quante ancora possono essere.
Qui a sorridere di me stessa. A dirmi "io sono questa"
" Se capisci, le cose sono così come sono; Se non capisci, le cose sono così come sono ." recita un detto zen, e questo è tutto ciò che capisco: che le cose sono come sono, ed io sono questa, dovrei semplicemente accettarlo invece da darmi contro, rimproverarmi, pretendere di essere semplicemente un po' diversa.
Seduta sulla sedia in cucina mi lascio andare, mentre mi dico "io sono questa", questo misto di ansia, di timore per il futuro (oddio mi fa paura anche scriverlo), incazzata con i miei cento disturbi fisici, ma anche con uno sguardo consapevole verso a ciò che ho, ai traguardi raggiunti, alla gioia che ci sarebbe se gli sottraessi il peso delle emozioni NO, una grande serenità, sarebbe ciò che resterebbe.
Quello sguardo che sbircia oltre le ombre, le ansie e vede tutto ciò che potrebbe esserci e c'è.
Seduta lì stranamente in silenzio, alla fine mi dico: va bene io sono questa, e forse ho anche sbagliato i tempi, e dal momento che le cose non le capisco e le cose sono così come sono, tutto questo almeno mi farà creare qualcosa di bello nella mia vita?
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