Fase cazzeggio: in tempo di covid

Basta  poco "che ce vo' " 

Una play list di mantra, una passeggiata nel parco, gomma e matita, la cioccolata, qualche canzone che non ascolto da tempo, qualche pagina di un vecchio libro, cucinare una buona zuppa.Basta poco per farmi comprendere quanto quella cosa piccolissima mi possa essere mancata. Quanto tempo e spazio riuscivano a riempire nella mia vita i piccoli gesti, le piccole cose.

Le piccole cose sono capaci di rendere grandiosa la vita.

Questo anno è  stato pesante, Conflitti inrisolti al lavoro, il lockdown  improvviso, una piccola serie di cambiamenti in famiglia a cui far fronte. Nel vortice di tutto ciò ho perso i piccoli piaceri. 

In me è  nato il bisogno urgente di imparare ad affrontare me stessa e il mondo esterno in modo diverso...con più  calma, soprattutto grazie a tutte quelle piccole cose che amo  e che sanno risanare il mio equilibrio.

Mi manca Eghetta, sono andata avanti talmente spedita, a volte incazzata e sconfortata, da non aver tempo e voglia di ascoltarla. Oddio che errore.

Mi manca la pace di "Una  casa per amica", il mio blocco  "della scrittrice"  mi  è  apparso insormontabile, e pur avendo tante cose da raccontare non ho più  scritto nulla.

A questo giro ho preceduto questo nuovo lockdown di  due settimane. Io e Tato siamo chiusi in casa da giorni, prima in attesa dell'esito della bambina poi grazie a me:

C'ho il covid .  

Passati i primi giorni fra starnuti e doloretti vari  a questo giro  mi sono detta " cara mia ripigliarti, perché stai cedendo troppo il passo all'ansia, alla pigrizia e ad un scorretto uso dell'empatia." da un troppi mesi. Approfitto di questi giorni di lockdown  per ritrovare il piacere delle piccole cose. 

Era ora che ce vo" mi urla Eghetta dal divano.

Mi scuso, il post non è scritto nei migliori dei modi e la foto è  pessima, ma credo che vada bene così per ora, l'importante è condividere.