IL mondo personale,il mondo universale

“Dovresti conoscere entrambi,l'universale e il personale,il regno delle forme e la libertà del non attaccarvisi.Le forme hanno il loro posto nel mondo,ma in un altro senso nel mondo non c'è nulla.Per essere liberi dobbiamo rispettare entrambe.”
                                                                  Ajahn Chah

Ci sono persone che vivono nel mondo delle forme per tutta la loro vita e gli sta bene così,nel caso che non gli sta bene o sorgono problemi sempre rimanendo nel mondo delle forme approdano nello studio di qualche psicanalista del mondo delle forme.
Poi ci sono quelli che hanno totalmente svalvolato,non soddisfatti del mondo delle forme hanno virato verso il mondo della spiritualità,il problema è che si sono messi in testa di raggiungere la buddhità.E vengono colpiti dalla nevrosi d'ansia dell'illuminazione.
E poi ci sono quelli come me.Che non sanno stare fermi,né di qui né di là.Hanno vissuto per una parte della loro vita nel mondo delle forme ma non s'accontentavano mai.Hanno percorso i sentieri della spiritualità per un altro periodo della loro vita,in fine giunti al punto della prova del nove,e quando si soffre di equilibrio precario per deformazione genetica è un problemone,sono andati in crisi di panico durante gli esami esistenziali.Scegliere che impronta dare alla tua vita se quella universale o quella personale.
E fu il caos.
La peggior scelta che ho potuto fare fu proprio di fare una scelta.Mettendo a rischio il “precariato” del mio equilibrio sempre perennemente errante da un mondo all’altro per un “posto fisso”  o in verso o nell’altro.

Si giunge  così ad un punto,sono così giunta ad un punto in cui non ricordavo dove avevo ficcato il mio Io,sola con il mio Sè passavamo il tempo a litigare.
Troppi difficili "non": non-attaccamento,non-bisogno,non giudizio,non-desiderio,non...-che-palle!.E poca certezza di voler lasciare andare veramente tutto del mondo delle forme,pur sapendo che è tutta illusione e tutto passa.

Sia ben chiaro di tutti quei “non” ho beneficiato,anche molto.Un senso di liberazione incredibile.Di fatto io vivo nel mondo delle forme in forma umana.
Quindi da qualche tempo,per un certo periodo, fino ad oggi mi  percepivo come né carne né pesce,temo che insieme all'Io avevo mandato a fanculo qualcuno di troppo: il Sé.
Non sapevo più chi ero,da dove venivo e soprattutto dove andavo.

Ho delle passioni.Amo circondarmi in casa di cose che mi assomigliano e compongono il mio piccolo mondo, indossare abiti che mi rappresentano e mi piacciono davvero.Non disdegno tutto del mondo delle forme e quel che vi è dentro,insomma non è tutto poi così' obbrobrioso e peccaminoso.Prendersi cura di sé e piacersi non è poi un gran sacrilegio.Come incazzarsi a volte,o comportarsi da ignorante e in modo maldestro semplicemente perché lo si è, accettando che fin dei conti non sono Buddha.Insomma la vita non è tutta là sulla cima dell'Himalaya.

Ammetto ho sofferto e a tratti soffro ancora di rigetto per questa società malsana.Certe persone riescono a snervarmi nonostante i miei esercizi di compassione.E certe assurdità di questo sistema  mi rifiuto di condividerle e  di farne parte.
Insomma sono diventata né questo né quello in attesa di comprendere meglio cosa diavolo stava accadendo fra me,il mio Io e il mio Sé in questa battaglia dei due mondi:
Il mondo della forma,il mondo della non-forma.Il personale e l'universale.

La nostra vita è di natura universale e personale.Per essere felici e liberi vanno rispettate entrambe.

Cosa mancava? Esattamente quello che Ajahn Chan  spiega molto chiaramente.

“Ajhan Chah lo dimostrava tenendo la mano aperta,di piatto e spiegando:su una mano aperta si possono posare oggetti,ma il suo utilizzo è limitato;analogamente,se tieni la mano chiusa può servire per colpire, ma anche in questo caso il suo utilizzo è molto limitato.La mano lavora per noi perché possiamo aprirla e chiuderla a seconda delle circostanze.” da Cuore Saggio di Jack Kornfield

A volte si commette l'errore di rimanere attaccati o a un mondo o all'altro;tenendo sempre la mano chiusa o aperta.
Ecco dov'era il tarlo del mio conflitto.Mi sto allenando: apri mano chiudi mano.


                                                                      Forse sono sulla strada buona.

Commenti

  1. Hai scritto un vero e proprio trattato di filosofia...che mi è piaciuto molto! :)
    Mi ritrovo pienamente in quanto hai scritto; proprio come te credo che le soluzioni "estreme" siano limitanti e non adatte per la maggior parte di noi. In fondo questa dualità ce la portiamo addosso sempre: siamo corpo e siamo spirito e, come tali, abbiamo il bisogno di curare e soddisfare entrambe le parti se vogliamo stare in equilibrio.
    Però ammiro molto quelli che sanno essere quasi totalmente spirituali anche se si portano dietro il peso di un corpo materiale ... e se penso a persone così mi viene in mente San Francesco, esempio di casa nostra, vicino alla perfezione spirituale.
    Buona domenica.

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  2. Cercare di agire nel miglior modo possibile, con sincerità e consapevolezza, può essere una strada concreta per l'equilibrio dello spirito e la concretezza della realtà, sempre con la consapevolezza dei propri limiti e la sincerità del cuore.
    Marilena

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  3. Brava Carolina, parole sagge.
    Mi allenerò anch'io: apro mano, chiudo mano.
    Buona serata.

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  4. Grazie MrLoto diciamo che ho provato a mettere per iscritto il mio mondo interiore:
    Ciao fata Confetto condivido
    Grazie Marcello

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  5. Che meraviglia di post! Grazie per averlo condiviso con noi.
    Approvo il tuo scritto: apri mano chiudi mano...lo sto provando da quando sono sul web, anche se ogni tanto intoppo in incidenti di percorso ed allora dopo aver aperto la mano, la richiudo perchè vedo che tra me e l'altro/a non c'è possibilità di dialogo, cosa che io proprio cerco sul web. Sono qui per arricchire me stessa sia mentalmente che spiritualmente.
    Grazie cara ♥♥♥
    Buon pomeriggio

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  6. Ciao Mauri,grazie pe rle tue parole.Il caso,ormai è da tempo che mi sono arresa che nulla avviene per caso,un po' difficile da interpretare a cosa servirà...ma è vero.

    Grazie AnnaMaria,anch'io cerco la medesima cosa,ora come ora però sento l'esigenza di riuscire a trovarlo anche fuori dal web,è un qualcosa che mi manca tantissimo.Un abbraccio

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  7. In alcune parti di ciò che hai scritto mi sono ritrovata molto... di mio posso solo dire che la lotta più dura è quella di raggiungere un equilibrio!! e da buona squilibrata mi alleno in questo senso... :P :P :D

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  8. Molte persone vivono nel mondo delle forme, perché oltre non possono andare.
    Vivere nel mondo del non -forme beh è molto più difficile. Chi riesce ad oltrepassarlo a volte si pente e si nasconde nelle forme, nel materiale. Siamo fatti essenzialmente di materia, ne abbiamo bisogno. Un po' come l'infinito, è qualcosa che esiste ma non possiamo accettarlo, siamo finiti, lo stesso vale per le non-forme possiamo oltrepassare ma dobbiamo sempre ritornare alla forma, per mantenere l'equilibrio che chiamiamo sanità mentale
    A presto

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  9. Ciao Vivy è una vita che io ci provo a stare inequilibrio :-))

    Non fa una piega quanto hai scritto Francesco :-).Ciao

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  10. Ciao Carola!

    Ieri dopo averti scritto,mi sono trovata a leggere questo bellissimo post...

    Tra i commenti ci sono persone che mi stanno particolarmente a cuore...e ci sei tu...che hai molto in comune con queste persone....Quindi per me rappresenti un ampliamento di percezioni ...

    Questo post è una dimostrazione di un discorso spirituale/universale/personale e umano molto vasto ....e che tocca punti comuni anche in me...

    L'equilibrio non nego di averlo spesso cercato ed ho capito che il mio errore era trovarlo in una dimensione che stavo vivendo ,ma siccome le dimensioni a cui apparteniamo sono tante
    raggruppate nella 'immensità della conoscenza e non , il difficile era essere in equilibrio con tutte ...partendo se vogliamo anche dalla capacità di comunicare con la scrittura il nostro mondo interiore.
    Cosa che a quanto pare tu riesci a fare!

    Io amo cercare ciò che mi parte da dentro e che mi spinge a cercare...alcune volte mi servono tasselli per fortificare una crescita ancora in corso ...

    Ciao Carola

    L.

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  11. Ciao L direi che è in linea piu o meno con quanto ci siamo scritte. Si riesco a stare in equilibrio fra i due mondi ma sempre con equilibrio precario.
    Come scritto nel post dell'altro giorno non vi è mai fine alla ricerca di sé stessi, amo questo errare e non ho fretta di arrivare al traguardo, e più andrai avanti ne sono certa amarai di più la ricerca che il trovare, amerai di più il tentare di crescere che crescere perché alla fine come banalmente qualcuno disse: la felicità non è arrivare ma il viaggio,e in quel viaggio c'è già tutto compreso quei tasselli che dici che ti mancano per fortificati, diventi forte ad ogni passo, diventi grande ad ogni passo.
    C'è una citazione di Lessing che adoro tantissimo "Se Dio tenesse chiusa nella sua destra ogni verità – scrive Lessing – e nella sua sinistra la sola inesausta pulsione alla verità, sia pure col corollario per me di un sempiterno andare errando e mi dicesse: “Scegli!”, con umiltà mi precipiterei alla sua sinistra e direi: “Dammi, padre! La pura verità e solo ed esclusivamente per te!, amo questo passo perché come Lessing non voglio verità, non voglio il perfetto equilibrio, non voglio crescere oltre la mia umana natura, ma amo la ricerca,il tentare, il provare,lo scoprire...e sono certa che è così o sarà così anche per te.
    In fine ti ringrazio, con i tuoi commenti mi hai scrollato dall'apatia e dalla pigrizia in cui ero caduta nei riguardi della scrittura, più nei suoi contenuti che nell'atto stesso di scrivere, mi hai stimolato e riaperto una porta che momentaneamente avevo chiuso per cercare di stare in equilibrio nel mio mondo personale ma di fondo sentivo una grande,enorme nostalgià del mondo universale.Grazie.

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  12. Ciao Carola...

    Si....quello che hai scritto in risposta si allea alle mie stesse percezioni,hai capito perfettamente i punti..... che hai ampliato con Lessing e con il Viaggio, più che la meta da raggiungere..

    Sai comunicare perfettamente con l'aspetto umanamente interiore delle persone,e a chi questo non arriva credo che non mette a nudo la propria interiorità esattamente come tu ne sei capace..Credimi a me questo piccolo scambio mi ha svestita di ogni forma di costrizione che si indossa con un qualsiasi indumento..

    Sarei ipocrita se non ammettessi che quello che mi vedo attorno non è un vestito della mia taglia,e credimi non è perché ho un male dentro di me da riflettersi in quello circostante,so riconoscere ed ammettere a me stessa un mio male interiore ,è qualcos'altro quello che percepisco....

    Quello che vedo è tutto materializzato visibilmente...Violenza nei corpi e nudità fisiche ovunque senza nessun freno .....mentre ci si vergogna di scoprire l'anima e condividere questo tipo di nudità che nulla ha a che fare con la volgarità!

    Capisco quando mi ringrazi per averti stimolato a riaprire la porta della scrittura...Anche io rimango per lunghi giorni senza stimoli...e poi accade qualcosa ,qualcosa che ha a che fare con il continuare a mettermi in viaggio a cercare...

    Credo che sia racchiuso in questi stimoli la bellezza di un qualcosa che rigenera,un energia che ci rimette in moto...chissà forse è una delle nostre comuni missioni Carola..

    Grazie a te per la capacità di trasmetterti per ciò che sei ..agli altri.

    Buona giornata di cuore..

    L.

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  13. Grazie di tutto, buona serata a te.
    Spesso è uguale per me, quello che ho attorno non è della mia taglia.

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