La paura di scrivere

“L’inizio, un foglio bianco. La sensazione è che staremo davanti a quel foglio per sempre. E allora? Stiamoci pure per sempre. Stiamo davanti a quel foglio finché non riusciamo più a non scrivere.
Stiamo cercando di afferrare un fantasma, una voluta di fumo, un ispirazione, il semplice è puro respiro qualcosa che entra in noi e che da noi esce.”
Da Scrivere per crescere. 

La creatività  è un entità, molto di più dell' aver talento. La si coltiva, la si rimesta nel calderone, la si nutre, la si vive.
La creatività è un anima che parla. È un dono  divino.
Attraverso l'arte diventa  lo strumento di comunicazione più ricco e autentico che abbiamo a disposizione.
Anche la scrittura è  arte, espressione, ossevazione , indagine della psiche eppure talvolta abbiamo paura del foglio bianco o di quanto andremo a scrivere.

”L’inizio è difficile. Abbiamo paura di fallire. Abbiamo paura di non avere nulla da dire. Abbiamo paura che ciò che diremo possa essere banale e noioso. 
Abbiamo paura che possa danneggiarci. Abbiamo paura che possa essere una menzogna. Abbiamo paura che possa essere la verità. 
 Abbiamo paura che nessuno se ne accorga.Abbiamo paura che qualcuno impari quello che abbiamo detto,magari noi stessi. Abbiamo paura che ci saranno conseguenza. Abbiamo paura che saremo attenti. Abbiamo paura di cambiare la nostra vita.
Abbiamo di non riuscire a non cambiare.Ma più di tutto questo abbiamo paura di non riuscirci.
È giusto avere paura.Solo se saremo fortunati, diremo qualcosa, sarà la verità, sarà eloquente, conterrà potere, lo ascolteremo e cambieremo la nostra vita.” 
Deena Matzger  “Scrivere per crescere”ed. Astrolabio

Paura  e eccitazione si esprimono in ugual modo, emergono con gli stessi sintomi: palpitazioni,sudorazione alle mani, tensione. Qual è la differenza fra le due? Che quando abbiamo paura tendiamo a fuggire, mentre quando siamo eccitati ci buttiamo in avanti, allora la Matzger ci invita: <buttiamoci in avanti, invitiamo la creatività dentro di noi>.

Commenti

  1. Verissima questa cosa della paura. Prima non scrivevo perché pensavo di non avere idee. O almeno quelle che c'erano mi sembravano banali. E poi a chi gliene poteva fregare qualcosa di quello che avevo da dire?Pensavo pure che tutto quello che c'era da scrivere ormai era già stato scritto....Adesso mi faccio molti meno problemi :)

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    1. LiLLy, io ho capito una cosa. Uno qualsiasi per esprimere un gioia pubblica un'emoticons. Un romanziere scrive tre pagine di libro. Più che creatività penso sia
      osservazione minuziosa, di un viso, dei movimenti del corpo, l'ambiente.
      Insomma è anche una tecnica.

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  2. Mallarme' arrivo' al silenzio della pagina bianca ,il limite della non comunicazione, cioè il silenzio dove niente è scritto e tutto è detto.
    Ciao Carolina.

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  3. Io nel dettaglio la paura di scrivere la sento nel senso che ho paura di quello che posso e voglio dire. Per questo non scrivo quasi mai di impeto, seppur le cose scritte così sono quelle più vere e sincere

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    1. Quella di impeto è la scrittura che fa bene al "cuore".
      Un abbraccio

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    2. Van Gogh scrive a suo fratello Theo in proposito.
      Tu non sai quanto sia paralizzante fissare una tela vuota che dice al pittore: tu non puoi fare nulla.

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    3. Già,soprattutto quando dentro invece senti che hai molte cose che fermentano ma non trovano la via giusta.
      Ciao Gus

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  4. E' vero, la creatività è l'anima che parla, infatti l'anima si esprime attraverso l'atto creativo.
    La paura può essere paralizzante...è necessario lasciarla andare e proseguire, esprimersi....lasciando perdere di pretendere la perfezione assoluta, l'importante è far manifestare una pura bellezza. Grazie per la visita e per aver pubblicato due miei acquarelli.
    Buona Domenica!

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    1. Grazie a te per aver ricambiato. I tuoi acquarelli sono davvero molto belli.

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    2. Concordo con il tuo pensiero Giovanna

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