Fase cazzeggio : tre pensieri di inizio autunno




Tre pensieri 
Pensiero uno
“Andare alla ricerca della conoscenza di se stessi significa intraprendere un viaggio...
che sarà sempre incompleto, che non può essere tracciato su nessuna mappa, 
che non finirà mai e che non può essere descritto”      
Michele Mezzanotte
ed io non posso farne a meno...
 

                                                  … e questa è la mia sola certezza.


                                                                Pensiero numero due

                        Vi ho messo tutto il cuore, ho fatto il possibile ma dopo otto anni circa
                                                      mia cara "amica" e dopo...

                                                                             
 Foto di Instagram di Antonietta • 27 giugno 2017 alle ore 17:18

Pensiero tre 
 
Positività. Non c'è dubbio è un mondo, questo, che ha bisogno di tanta positività.
Purificare i pensieri, interrompere il filo dei monologhi interiori tossici.
Positività, lo vedi scritto ovunque, libri, corsi, slogan. Mentre si corre dietro alla positività
ci si  stressa perché non si riesce a trovarla né dentro né fuori di noi. Perché pensare positivo non basta. Occorre qualcosa di simile alla fede, di credere davvero che qualcosa accadrà, che ogni cosa andrà al suo posto nel miglior modo possibile. Ed io so quanto questo sia vero. La mancanza d'intenzione pura, e la fede negli eventi, senza voler controllarli a tutti i costi, senza continuamente interferire nello scorrere delle cose diventa essenziale più di qualunque sforzo di pensare positivo.

 

Commenti

  1. Due sono molto validi credo... e' nel mezzo ....quando pensi di aver trovato un giusto equilibrio che ti sei persa....Tutta quella fatica ....mandarla alle ortiche...

    Tornerò a scriverti ..ciao Carola

    L.


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  2. Ciao L nulla è mai mandato alle ortiche neppure perdere l'equilibrio, soprattutto se perderlo apre la strada ad un equilibrio ben più stabile.
    D'altrocanto è sacrificio inutile cercare di stare in equilibrio indossando scarpe con dentro sassolini, per ora sto imparando a stare in equilibrio a piedi nudi,una cosa alla volta, prima o poi imparerò anche con i sassolini nelle scarpe...non è fatica sprecata, non almeno per me.
    A presto.

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  3. Ciao Carola ....ti avevo anticipato che ti avrei riscritto...ed eccomi qui!

    Sono felice di ri/scriverti e vedo che hai una certa tempestività nel rispondermi....cosa che non avviene con chi forse ti conosce meglio di me,a meno che non hai forme per sentirti in altro modo...

    Non venirmi contro solo perché non ti faccio complimenti per la capacità di scrittura che hai...perché questo te lo ribadisco senza problemi...a me piace quel che mi arriva dai tuoi scritti...ma mi dispiace se non tutto comprendo...Trovi stimolo nel rispondere solo me in questo periodo?

    Cosa devo capire attraverso te o tu attraverso me?

    L'equilibrio di cui parlo non ha nulla a che fare con i piedi o con i sassi ...mentre per te si poggia su quello...

    Percepisco che tu voglia dirmi qualcosa...mi sbaglio?

    A presto

    L.

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  4. Ciao L,non ti sto venendo contro, assolutamente,era solo il mio punto di vista.
    Non sempre rispondo con tempestività, così come non scrivo con frequenza e neppure partecipò nei blog che adoro tanto,sto solo cercando di ripartire.
    Ovviamente la mia era una metafora,il mio equilibrio è sempre precario,ma va bene così.
    Cosa abbiamo da capire a vicenda lo scopriremo strada facendo.
    Davvero L nulla contro di te e quanto hai scritto
    I miei erano solo pensieri sparsi senza coerenza di cose che in questo periodo mi accadono.
    Ciao

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  5. Ciao Carola...
    Sai molte volte cerco di capire persone,fatti ,situazioni,azioni...e (indipendentemente dalla natura degli stessi) mi rendo conto che anche gli altri tentano di capire me ,ma piu' che altro di correggermi,allora mi viene il dubbio se vedo la realtà in maniera distorta o è distorta la concezione di vedere la realtà in tutti noi...

    Mi piacerebbe distinguere bene i colori della natura,vederli per come sono senza nessuna lente,saper distinguere oltre ai colori anche il bianco ed il nero..apprezzandoli per il colore diverso che hanno.

    Il problema ,se così possiamo definirlo, verrebbe accettato per quello che per natura è....se un fiore oggi sboccia e i suoi petali sono bianchi,perché domani quel fiore che tu descrivi te lo fanno apparire nero ...o magari ti dicono ...guarda che il posto dove hai visto il fiore non esiste??

    Siamo esseri umani e proviamo emozioni tutti ...ma le emozioni le sentiamo ,le proviamo e non poterle vedere,nascondersi dalle stesse e nelle stesse è diventata una scelta per tanti di noi...

    Io ho solo capito che l'amore Universale è un utopia ....ed allora ho lasciato l'universo e mi sono tenuta l'amore sperando che arrivi all'universo..Incomprensibile?

    Sapessi quanti pensieri sparsi lascio io!!Ed anche questo credo abbia senso ,comunicare con la nostra anima e raggiungerne altre ,nelle quali si rafforza il senso del suo esserci...

    Grazie...

    Buonanotte

    L.


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  6. Ciao L,ti comprendo benissimo.
    Sai in parte ho smesso di cercare di capire tutti a i costi, ho iniziato di più ad osservare e ascoltare,e su questo i molti maestri hanno ragione quando smetti di voler comprendere è proprio allora che vedi i colori per quel che sono. Altre volte invece la mia cara Eghetta mi riporta all'umana natura e mi spinge dicendomi "qui un bel va fanciullo ad arte ci vuole" e mi rendo conto che ha ragione, perché quella parola che nasce dall'animo stracolmo,frustrato,ferito,stanco compie una miracolosa magia quando esplode.Paradossalmente riapre le porte al dialogo e al reciproco accettarsi per quel che si è, come è mi è capitato di recente con l' amica di cui ho scritto.L'amore universale é una cosa meravigliosa ma è una questione personale,almeno questo è ciò che io ho compreso,personale,solo tua e non va cercato negli altri,non é per tutti,aspettarsi altrettanto dagli altri é già un errore, ognuno su questa terra ha il suo percorso e le sue lezioni da imparare a suo tempo e a suo modo, l'amore universale richiedere di trascendere questa realtà, lo si deve comprendere metabolizare e acquisire dentro di noi senza nulla chiedere,a volte ci riesce altre semplicemente non ne siamo capaci.
    Correggereti ? Mai nessuno lo deve fare, per quanto mi riguarda io ti prendo così, a volte sarò in disaccordo con te, altre volte mi metterai davanti ad una verità che digerirö male, ma non sarà per quello che smetterò di scriverti,o forse un giorno di parlarti,io quanto te voglio,desidero, essere amata per quel che sono e non voglio essere corretta, e altrettanto desidero fare.
    Grazie a te.

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  7. Secondo me il riassunto della positività è:"Qualunque cosa accada, accade per il mio bene." Significa che anche i momenti difficili possono essere opportunità e che tutto su questa terra può essere affrontato! A volte bisogna combattere, a volte bisogna lasciarsi trasportare dalla corrente.
    Ma in certi casi il pensiero numero due ha il suo perché! ;-)

    A presto.

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  8. Ciao MrLoto sono d'accordo in ambe i casi.Grazie.

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  9. Mi piace molto questo post ;-)
    E' vero, possiamo ascoltare e leggere quanto vogliamo, e non dico sia inutile, ma il nostro percorso resta il nostro percorso. E dovremmo tenerlo sempre bene a mente invece di rincorrere questo o quel modello.
    ahah :-D sul secondo pensiero la penso proprio così. Magari prima degli otto anni però! :-D Sposo la politica dei "passi lunghi e ben distesi": inutile il rancore, ma se qualcuno mi danneggia... stia semplicemente ben lontano da me.
    Il terzo è più complesso. Il pensiero orientale secondo me qua ti potrebbe essere utile. La libertà e la pace non si ottengono con il pensiero positivo, ma con il "non pensiero". Per pensare positivo infatti bisogna per forza fare i conti con il negativo, vuol dire che implicitamente lo hai dentro, sennò non avresti bisogno di pensare l'opposto. Ma non solo: il pensiero positivo implica una più che probabile delusione futura perché nulla dura per sempre. La soluzione è "lasciare andare", vivere ciò che arriva senza ego, senza giudizio, senza proiezioni. Senza dire è bene o è male. Solo così può non esserci paura, né delusione. Ma è un discorso troppo lungo per farlo qua :-)
    www.wolfghost.com

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  10. Ciao Carolina... pensiero n° 4 "Non hai bisogno di sentirti in colpa se sei triste: non è obbligatorio essere piacevoli" Un bacio. Buona notte.

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  11. Ciao Wolf grazie. Quello che intendo qui per positività è semplicemente di circondarsi di gioia e colori, uscire dal grigio e da questi schemi così tristi e stereotipati.
    Comprendo quanto scrivi, ma credo che non sia per tutti ma solo per chi decide di intraprendere un lungo viaggio dentro di sé, e come dici tu è un discorso molto lungo. Partire dalle piccole così è già comunque un inizio.

    Ciao Chaos, nessun senso di colpa, ma grazie.

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