L’ universalità dell' educazione



"La società è morta il giorno in cui ha smesso di avere coscienza del diritto e del dovere, dovere di esercitare il proprio diritto dinanzi al potere.La società è morta senza estrema unzione "
Corre l'anno 1600 quando Comenio esprime pochi ed essenziali  concetti pedagogici. Tempi che con troppa naturalezza tendiamo oggi a considerare  anni luce lontani da noi, noi CHE viviamo nel tempo dell' avanzata del progresso, dei diritti conquistati fra una guerra e l’altra, tempo in cui  gli analfabeti non "dovrebbero" più esistere.
A leggere i pochi punti del pensiero di Comenio mi chiedo da allora ad oggi cosa sia davvero cambiato. Come la scuola e il diritto all’istruzione siano  veramente  evoluti ad  ogni latitudine del mondo.
Prima di lui e dopo di lui altri hanno espresso il medesimo pensiero, eppure oggi brancoliamo nel buio, l’ignoranza e la discriminazione al diritto dell’educazione dilagano, e pur  là dove un'evoluzione è avvenuta si è  ritornati indietro oscurando il tutto con miseria, ignoranza creando o mantenendo viva la  divisione fra meritevoli e immeritevoli, capaci ed incapaci, e in fine, anche se non di minor importanza la divisione  di genere: uomo donna, e se vogliamo possiamo aggiungervene un’altra la divisione fra omo e eterosessuale.
Sebbene  oggi si possono vedere e toccare con mano i notevoli cambiamenti avvenuti, per esempio le cose grandiose e gli ottimi risultati ottenuti  da chi porta  la disabilità su di sé e da chi ha creduto con determinazione  che essere un disabile non è  un limite ma solo  una barriera da abbattere.Fra questi e altri  grandi  cambiamenti  oggi si sta vivendo al medesimo tempo un arretramento e una distruzione dei valori e dei diritti citati da  Comenio parla, fra una vasta espansione dell’alfabetizzazione stiamo al contempo assistendo ad una vasto oscuramento  del libero pensiero e negazione allo sviluppo del  talento di ogni singolo  individuo per percorrere la via dell’ omologazione nutrendo e crescendo due fazioni: i vincenti e  perdenti,soldati e schiavi del  sistema. Tristemente vi è da aggiungere che non è uno status nuovo ma vecchio di secoli e questo dovrebbe far pensare se oltre allo smartphone, la lavatrice e la tv il mondo non si sia limitato ad evolvere a senso unico: tecnologia, scienza, armi sempre più distruttive e sistemi di sfruttamento del pianeta anch'essi devastanti, allontanandosi sempre di più da quello che dovrebbe essere il suo fine ultimo: la costruzione di una società e civiltà  universalmente globale, nel rispetto di tutti e delle risorse a nostra disposizione, partendo appunto dall'educazione e lo sviluppo del talento dei bambini. Cosa che a tutt'oggi molte scuole mancano di fare seguendo programmi e schemi imposti dal Sistema. Fin dei conti lo sviluppo del talento e l’incoraggiamento  al libero pensiero hanno sempre infastidito in quanto sono due peculiarità che nuocciono al potentato politico economico e religioso di oggi come a quello di ieri. Per questo nulla è mai veramente del tutto cambiato.

                            L’ universalità dell' educazione
Il motto di Comenio è: “Insegnare tutto a tutti”. L’educazione riguarda omnes, omnia, omnino.

Omnes: riguarda cioè tutti (uomini, donne, svantaggiati) perché ciascuno possa sviluppare i “semi” che ha in sé.
Alle scuole devono essere affidati non solo i figli dei ricchi, o delle persone più importanti, ma tutti alla pari, di stirpe nobile e comune, ricchi e poveri, bambini e bambine, in tutte le città, paesi, villaggi e caseggiati. Né è di ostacolo che alcuni sembrino per natura ebeti o stupidi: questo mostra ancor più l’urgenza e l’importanza di educare l’animo di tutti. Quanto più uno ha una natura tarda e infelice, tanto più ha bisogno di aiuto, per potersi liberare, quanto è possibile, dalla sua animalesca ottusità e stupidità. Anche le donne, come gli uomini, sono immagini di Dio, partecipano della grazia divina e del regno del secolo futuro; sono egualmente dotate di intelligenza acuta e adatta alla sapienza (spesso più del nostro sesso); anche a loro, come agli uomini, sono aperte le vie di uffizi elevati...”.
Omnia: investe tutto il sapere (umanistico, scientifico, tecnico, manuale: pansofismo)
Omnino: deve essere integrale (deve abbracciare tutte le dimensioni umane: spirituali, intellettive e fisiche).
IL METODO
Comedio critica le scuole del tempo, accusate di utilizzare una pratica educativa “contro natura”. Essenziale, per Comenio nell’educazione, è il metodo che viene seguito. Comenio è stato tra i primi ad affermare che il metodo deve tener conto delle caratteristiche dell’alunno, della sua età, e deve essere “a misura dell’allievo” ispirandosi ad alcuni principi essenziali:
A : superamento del verbalismo e del dogmatismo: si tratta di una pedagogia delle cose e non delle parole (“Res, non verba”).
Aderenza quindi all’esperienza e rapporto diretto con le cose (manualità).
B: qualità del rapporto educativo: il docente deve mirare ad instaurare un piacevole rapporto interpersonale con gli alunni. Il rapporto relazionale viene prima del rapporto didattico. Gli insegnanti, poi, con facilità si approprieranno del loro cuore, tanto che i fanciulli passeranno il tempo più volentieri a scuola che a casa, se si comporteranno in modo affabile e dolce, senza spaventarli in alcun modo con l’austerità ma, al contrario, attirandoli con affetto, gesti, parole paterne. La scuola stessa deve essere un luogo bello che offra, dentro e fuori, piacevole spettacolo alla vista. All’interno l‘ambiente sia luminoso,pulito, adorno dappertutto di dipinti effigi di uomini illustri...Di fuori, invece, adiacente alla scuola, ci deve essere non solo uno spazio per giocare e camminare, ma anche un giardino ove portarli perché essi possano ricrearsi gli occhi alla vista di alberi, fiori, erbe “.
Estratto da Pedagogia scienza dell'educazione.Schede strutturate di Luciano Verdone

Commenti

  1. Ciao Carolina,
    è un'amara considerazione rendersi conto che a distanza di secoli il "tutto a tutti" che animava la visione pedagogica di Comenio è ben lontano dall'essere praticato.
    L'educazione nel mondo del profitto è un business come tanti, nelle istituzioni educative pubbliche si stenta ad andare avanti.La consapevolezza di questa realtà è scarsa: se non si educa, saremo sempre meno consapevoli, è il classico serpente che si morde la coda e questo è un morso decisamente avvelenato!
    Un grande abbraccio:))
    Marilena

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    1. Condivido Fata.....ha troppo ragione.

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    2. Condivido Fata.....ha troppo ragione.

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  2. Il tuo post è molto bello, sia per il concetto che vuole esprimere sia per la completezza dei contenuti.
    Purtroppo è impossibile darti torto, l'educazione e la cultura in generale non soltanto sono un diritto che troppe persone nel mondo si vedono negato, ma sono anche fortemente sottovalutate nei Paesi più ricchi.
    Ho visto con i miei occhi troppe volte il desiderio di "buoni risultati" scolastici non corrispondere al reale desiderio di istruzione.
    Alla fine quello che si desidera, triste ammetterlo, è il pezzo di carta necessario per cercare di guadagnarsi qualche possibilità in più nella ricerca di un lavoro.
    La cosa buona è che ci sono ancora molte persone capaci e desiderose di imparare.
    E poi internet.
    O.k, ammetto che la rete può anche creare molta disinformazione ma, se ben usata, permette alle persone che lo desiderano di ampliare moltissimo le proprie conoscenze senza troppe difficoltà.
    È un vero peccato che questa possibilità di accedere alla cultura a bassissimo costo non venga impiegata dagli Stati nel modo più opportuno per dare una possibilità a chi, per svariate ragioni, non può accedere ad altri mezzi di conoscenza come gli insegnanti, i libri di testo sempre più costosi e le strutture scolastiche.
    Fortunatamente i giovani più brillanti e volenterosi sono sempre un passo avanti ed in molti usano la rete per apprendere più che per postare sui social!
    Ho scoperto da poco che, ad esempio, in molti usano Skype per parlare con persone in Stati diversi ed apprendere così le lingue nel modo più facile, divertente ed economico del mondo!
    C'è stato addirittura chi, a soli quindici anni, studiando su internet è arrivato ad inventare un test per scoprire il cancro al pancreas...(http://www.corriere.it/salute/13_ottobre_07/a-15-anni-inventa-test-scoprire-tumore-pancreas-andraka-0b4e29ec-2f31-11e3-bfe9-e2443a6320c1.shtml)

    Dunque oltre alle possibilità che devono essere certamente offerte a tutti, è necessaria anche una reale volontà all'apprendimento che purtroppo, spesso manca... e questo è dovuto certamente all'ambiente che la nostra società, che noi abbiamo costruito fino ad ora.
    C'è davvero bisogno di cambiare il nostro modo di pensare, di guardare la realtà e di immaginare il futuro.
    Ciao Carola, ti abbraccio.

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  3. Fata Confetto come hai ragione. Un abbraccio grande.

    MrLoto bellissimo il tuo commento,che come sempre condivido. Ti abbraccio.

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  4. E' bellissimo il metodo come inteso da Comenio. Ma tristemente oggi quel modo di interagire con gli alunni non esiste davvero più. Una istruzione "su misura" renderebbe non solo più istruiti, appunto, ma anche certamente più sicuri delle proprie capacità e più consapevoli di poter ovviare anche ai punti deboli..

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  5. Ciao Paola,lo è e credo che comunque nella storia sia stato applicato da pochi e solo in modo ristretto.
    Un bacione

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