Il bucato
La Baba Jaga, la Madre Selvaggia,è la maestra che possiamo consultare.Insegna l’ordinamento della casa dell’anima. Installa all’Io un ordine alternativo,dove ha spazio la magia, la gioia, e l’appetito è intatto, e le cose si fanno con piacere.
La Baba Jaga è il modello dell’essere conforme all’io.Insegna sia la morte sia il rinnovamento.
“…Vassilissa chiede alla Baba Jaga il fuoco: le sarà dato se in cambio eseguirà alcuni lavori domestici.”
Restare con la dea Strega,acclimatarsi nei grandi poteri selvaggi della psiche femminile.Arrivare a conoscere il suo (vostro) potere e i poteri delle purificazioni interiori; non contaminare ma ordinare, nutrire, creare energia e idee (lavare gli abiti della Baba Jaga ,cucinare per lei, pulire casa, separare gli elementi).” La Baba Jaga attraverso i compiti che impartirà a Vassilissa gli insegnerà come prendersi cura della casa della psiche del femminino selvaggio.
Il bucato.Il bucato è un simbolo favoloso.
Lavare qualcosa è un rito di purificazione senza tempo:Non significa solo purificare ma anche, come nel battesimo,immergere,inzuppare,permeare con un numen spirituale e col mistero.
Nel racconto il bucato è il primo compito.
Nel racconto la Baba Jaga incarica Vassilissa del bucato per riportare all’aperto, alla consapevolezza, le tessiture della tela della delle Madri della Vita/Morte/Vita dalle tre Parche.Queste Madri insegnano alle donne la sensibilità a quanto deve morire o deve vivere, a quanto deve essere cardato e a quanto deve essere tessuto.
Gli indumenti sono come noi. mille volte indossati, finché idee e valori non si allentano per il passare del tempo.Il rinnovamento, la rivivificazione, avvengono nell’acqua, nella riscoperta di quanto consideriamo vero, di quanto riteniamo sacro.
È facile immaginare che ì segni del potere e dell’autorità della Baba Jaga- gli indumenti- siano a immagine e somiglianza del suo modo di essere: forti, durevoli.Lavarli è quindi una metafora attraverso la quale impariamo a prendere atto e ad assumere questa combinazione di qualità, e anche a selezionare, accomodare ,rinnovare tali qualità mediante la purificatio, il lavacro delle fibre dell’essere.
Estratto da Donne corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés
La prima parte del racconto di Vassilissa la trovi qui Vassilissa,il valore della bambola
Immagine con testo di Gabry
Adoro Clarissa! Ho letto tutto di lei! É stato un supporto nella mia vita in diversi momenti e regalerei il suo libro "Donne che corrono coi lupi" ad ogni donna! Bellissimo post ♡
RispondiEliminaCi credi che ho passato tutta la mattina a fare lavatrici? :D ihihihi, questo post, insomma, cade assolutamente a fagiuolo! :D
RispondiEliminaCiao Carolina, buon fine settimana :)
Auguri di Buon Natale!
RispondiEliminaAuguri anche a te MrLoto :-)
RispondiEliminaCiao Maurizio :-)) una lavatrice in più non fa mai male.
Ciao Pinkg è un libro molto importante anche per me.Un abbraccio.
Molto bello questo simbolo del bucato... ecco questo è un bucato che mi piace fare... quell'altro... lo lascio a mio marito! E' un esperto di lavatrici :P :P :D
RispondiEliminaUn bacione!!
Sai devo chiederti scusa perchè spesso ho letto il tuo blog ma spesso non avevo capito. Oggi leggendoti e ricordando il mio passato ho avuto come un'esplosione nel mio cervello e ho ricordato di quando ho letto questo libro, di quando ne ho discusso con le compagne della Casa delle donne e finalmente ho capito anche il perchè del titolo del tuo blog. Perciò ora ti auguro di cuore che la Loba si trasformi in una donna che canti e danzi. Scusami ancora. Ti lascio un abbraccio e un a presto. Anna Maria
RispondiEliminaAnche a me piace molto l'immagine del bucato! bisogna fare attenzione anche al detergente perché è fondamentale. lavare l'anima ed i suoi pensieri è molto più difficile di un lavaggio delicato e si rischia di rovinarli se si sbaglia qualcosa.
RispondiEliminaNon ci posso credere...io dopo secoli che manco dal mio blog ci torno e scrivo un post e poi vengo qui e trovo il tuo...uno la logica conseguenza dell'altro...ma secondo te a noi due c'hanno fatto un'incantesimo nella culla?...forse era la stessa fata...ben trovata Fata Anarchica...io ho smesso di leccarmi le ferite e sono tornata in forze e quel tanto incazzata che dà la carica...ecco...volevo dirtelo...e darti un bacione...tvb
RispondiEliminaGabriella
mi ha incuriosito questa metafora, bellissima che non avevo mai preso in considerazione, il libro mi intriga molto , ho preso nota del titolo grazie mille Carolina e buon anno
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