Fase cazzeggio:Eghetta e la provvisorietà

 

Eghetta si siede sulla panchina.Osserva il mondo fermando il tempo.È stanca delle cose pratiche del mondo,di arrabbiarsi per quelle cose che sua sorella considera " un non nulla".
Eghetta lo sa che sua sorella ha ragione.Tutto è transitorio e lei è cosciente di tutto ciò, tuttavia  non riesce a razionalizzare questo concetto.Sua sorella gli ricorda  sempre che non è qualcosa che si può razionalizzare si può solo percepire,lo sai e basta.È presente,vivo dentro di te ma non ha forma e non rientra nelle equazioni logiche.

Eghetta resta ferma sulla panchina,immobile nel mondo mentre tutto gli scorre attorno.Inizia a piovere, le gocce d’acqua sulla sua testa non la smuovono e né la toccano.Cosa potranno mai essere due gocce d'acqua? Non possono fare più male di uno schiaffo né possono essere più benevoli di una carezza.

-Forse mia sorella ha ragione, è tutto transitorio, non vale la pena di agitarsi tanto per questo non nulla che fin dei conti è un niente rispetto ai grandi miracoli che compie la vita compresa l’esperienza stessa di essere al mondo,e nascosto in questa  esperienza vi è un grande  disegno che deve compiersi-.
-Io questo disegno  non lo  vedo chiaramente ma mia sorella sì-.

Mia sorella dice sempre che non bisogna lasciarsi distrarre,importunare e bloccare lungo il sentiero che si percorre dalle pozzanghere,dai sassi,buche o  da ogni viandante che s'incontra,bisogna andare dritti sulla propria strada.Padroni delle proprie azioni dando giusto peso a gioia e dolore senza lasciarsi sopraffare-.
-E forse lei ha ragione-.

Eghetta s'incammina verso casa,lasciando dietro  sé ad ogni passo le foglie colorate dell'autunno,di tanto in tanto si ferma a giocarci con i piedi;le scansa, le alza,le calcia...pensa a cosa farà quando sarà tornata a casa,a quando chiuderà fuori dalla sua porta il mondo e tutto il suo rumore,il suo agitarsi e le sue pretese.
Per essere un nome qui in terra e non un numero,bisogna addentare,graffiare,calciare tutti i giorni mentre lassù ci vuole poco basta semplicemente"essere".Eghetta incontra un'altra panchina e vorrebbe sedersi nuovamente e lasciar fare,si sente stanca e un po' traballante nell'anima.Facendosi strada fra le foglie invece prosegue  verso casa.Un passo in più non è uno gran sforzo rispetto al farsi comprendere da questo mondo e dalle sue formiche frenetiche e ambizione.

Sua sorella le dice sempre che quando ci si sente così ci si deve fermare,chiudere gli occhi e respirare.
Dopo aver preso fiato la cosa migliore da fare è qualcosa per stesse:amarsi,coccolarsi.È giusto fare un dono alla propria anima per far sì che venga in nostro soccorso,è un po' come quando preghi una dea solo se si sente amata e considerata ti risolleva da ogni cosa.
Eghetta pensa alla cioccolata calda e alla sua tazza rossa,-la mia anima gradirà di certo-.Pensa poi alla doccia che farà scivolare via tutto.
Eghetta giunge alla conclusione che è solo questione di riposarsi e prendere fiato.È solo questione di pesi e misure. Un po' di silenzio non fa poi così un gran danno.
Eghetta si volta a guardare il viale coperto di foglie rosse e gialle,resta immobile e stupita, non è poi così inzuppata,le fronde degli alberi l'hanno riparata dalla pioggia per tutto il suo cammino verso casa.
E già… non si è  mai veramente soli.Mia sorella ha ragione.

Commenti

  1. Molto intensi questi racconti su "tua sorella"... che è un bel vulcanino di pensieri, emozioni e tutto il resto, direi... ;) Di questo poi mi è piaciuta molto la descrizione anche delle cose attorno a lei, evoca molto bene le varie immagini, che danno "forza" al tutto :)
    Per il resto beh, io credo che in fondo abbia ragione lei, è tutta questione di prendere fiato, magari senza "spezzarlo", senza farlo di fretta, ma respirando profondamente e per bene. Tutto, poi, diventa più chiaro ;)

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  2. Mi ha emozionato molto questo tuo scritto... che bella atmosfera, l'hai resa tangibile e... devo dire che Eghetta è forte! e sì! Non siamo mai mai soli ;D
    Un bacio grande

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  3. Ciao Maurizio già è solo questione di prendere fiato :-).Grazie

    Ciao Vivy :-) grazie si Eghetta è forte a volte bisogna domarla un po'.

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  4. Di questo tuo bellissimo scritto mi ha colpito in particolare una frase:
    "Per essere un nome qui in terra e non un numero,bisogna addentare,graffiare,calciare tutti i giorni mentre lassù ci vuole poco basta semplicemente"essere"
    In realtà anche qui basta "essere".... perchè tutto dipende da una sola questione: per chi bisogna addentare,graffiare,calciare? Per chi vorresti essere un nome e non un numero? ... per gli altri esseri umani? Ma loro sono come noi, a volte del tutto ciechi davanti a quel che vale davvero....chi considera gli altri un numero e non un nome non merita i nostri sforzi! ;)

    .... mi sa che andrei d'accordo con la sorella di Eghetta! Ahahahahah ....
    Buona giornata.

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  5. È quel a Eghetta sua sorella gli dice sempre si può essere anche qui ma Eghetta è più umana che Dea,mentre sua sorella è il contrario più Dea che umana :-)).
    Credo che non è difficile andare d'accordo con la sorella di Eghetta :-))
    Ciao MrLoto,ccredo che anche lei andrebbe d'accordo con te anche se forse non su tutto :-))

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  6.  

    Mi piace molto Eghetta. Davvero. Potremmo diventare molto amiche. Guardiamo il mondo da angolature molto simili. Sua sorella sicuramente più saggia, ma troppo razionale, per me.

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  7. Ciao Stella Paola,mi fai ridere di cuore,Certo Eghetta è una bella tipina ma credimi sua sorella è meno razionale di lei se conosciuta profondamente :-)),Ti faccio ancora gli auguri per il tuo compleanno,un bacione.

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