Una casa per amica: Cos’è cambiato

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Cosa c'è di diverso in questo mio,chiamiamolo nuovo "stato a luogo"rispetto a prima?Difficile definire un confine,ovunque noi andiamo ci portiamo appresso inevitabilmente ciò che siamo.Non basta un luogo nuovo per cancellare se stessi.Talvolta accade che è il luogo stesso che piano piano ci trasforma;altre volte invece induce a buttare fuori con brutalità chi sei davvero;in quel caso o torni all'ovile radicato a te stesso o ti plasmi al contorno e ti lasci cambiare.In bene o in male,ognuno questo lo valuta da sé.

Qui ho portato con me il brutto vizio di bere troppi caffè e di fumare qualche sigaretta di troppo,là ho lasciato molte cose e certi pensieri.
Alla base esiste sempre un cambiamento interiore.È solo che il cambiamento è sì sistematico ma molto lento,scopri di essere diversa a fatto già avvenuto,nessun tempo per i ripensamenti,attaccamenti a vecchi difetti o grandi pregi.Ti specchi e non ti riconosci o forse ti riconosci per quel che sei davvero davvero;o semplicemente non esiste essere in un modo o in un altro è tutto un divenire e mutare.A volte si rimane murati dietro una coltre di input del contesto in cui si vive,ci allontaniamo un po' ed emerge qualcosa di diverso.Non sai mai con precisione se quella te esisteva anche prima o se è arrivata adesso.Di fatto qualcosa mi ha fatto chiudere la baracca e gettare i burattini.
Quando ti sposti, alla fine da qualche parte pianti la tenda,il punto è che quando la pianti in luogo estraneo,diverso da te o ci stai bene o ci stai male,o desideri di restare o vuoi ritornare indietro.Io qui sto bene.

In ogni luogo vi è un giusto e un sbagliato,nessun luogo è perfetto,nemmeno qui.
Però qui si respira un'aria diversa: più leggera,più fresca,più vera;l'aria è come dev'essere: respirabile.Gli abitanti di qui ne rispecchiano a pieno le sue qualità:sui volti,nei modi,nel loro passo lento,nei saluti sbracciati.Respirano aria pura;si vede sulle loro guance e negli occhi mai appesantiti dalla stanchezza  semmai dolcemente assopiti dopo il tramonto del loro andirivieni,del fare e disfare  durante la giornata; comunque mai logorati da impegni e fretta al di sopra dell'umana possibilità.Piuttosto rimandano,delegano,si suddividono i compiti e dividono in comparti stagni le loro giornate.Un'ora per questo,un'ora per quest'altro ,se in quell'ora tutto è stato fatto è bene,altrimenti ci si penserà domani.Brunella decide di fare le melanzane sott'olio "ci vuole il tempo che ci vuole" nessuno si azzarderà di chiedergli di fare altro nel frattempo.Le melanzane dovranno essere perfette;così vale per il pizzaiolo,il giardiniere,il pescatore,la sarta e così via.Una cosa alla volta e un tempo per ogni cosa .Eppure vi assicuro non è ignavia la loro,dal mattino presto al tramonto fanno  talmente tante cose che mi chiedo come facciano,compreso leggere e discutere le notizie del quotidiano.

La chiamano: organizzazione dei tempi e delle priorità;da notare bene nelle priorità sono comprese: la colazione ,i pasti,la lettura,la chiacchierata con chi capita capita e il ritrovo serale al bar.Uomini e donne non fa differenza ci si trova tutti al bar di Marina.Verso sera c'è da Marina così tanta gente che uno si chiede cosa sia accaduto o quale evento è in corso,nulla delle due cose si ritrovano semplicemente lì per stare insieme.È l'evento del riposo e dei resoconti della giornata,dei racconti degli episodi avvenuti;Finisce che qui un segreto non lo puoi tenere fai parte di tutti e tutti fanno parte di te.Un grande famiglia estesa con tutti i suoi contro e pro.Tuttavia è bello così.

Commenti

  1. Sono letteralmente scappata via da Milano 14 anni fa allucinata dalla ferocia della vita cittadina...avevo bisogno di ritmi diversi, di vivere senza orologio e col cell spento...avevo bisogno di accorgermi dell'avvicendarsi delle stagioni guardando gli alberi e le piante e no le vetrine dei negozi...avevo bisogno di uscire di casa calpestando un pò d'erba prima di trovare il cemento. Non mi sono mai pentita di questa mia scelta ed oggi, quando torno a Milano, mi godo solo il meglio della città senza che il peggio neanche mi sfiori. Qui ho scoperto cose di me che in città sarebbero rimaste latenti e mai espresse. Qui ho sepolto parti di me che in città avrebbero preso il sopravvento senza rendermi migliore...tutt'altro. E qui ho anche smesso di fumare...che non è poca cosa...:)
    Mi piace leggerti, sei schietta e senza tanti fronzoli...è stimolante e mi pici proprio.
    Un bacione
    Gabriella

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  2. Ciao Gabry,ho visto le foto di dove vivi,ho visto le cose meravigliose che crei,ho letto le tue frasi;sono come piaccioano a me concise ma sempre piene di quel "tutto" che occorre:l'essenziale.Ammiro la forza della scelta di andare via e ricominciare.Quella voglia di ricominciare che da tempo sta prendendo forma in me,sapessi le volte che ho voglia di svuotare l'armadio e ricominciare da zero,poco ma essenziale perchè anche un abito deve parlare di te e assomigliarti e in questo momento nell'armadio vi è molto che non mi assomiglia più o forse mai è stato simile a me.Per gradi,con la giusta maturazione,senza quei picchi di euforia o di tristezza ma come su una linea continua il mio cambiamento avviene.Ho solo a volte nostalgia di quel divenire,di quello che ancora non è,ma so che tutto dipende da me.
    Io sono qui,solo nell'anima sono la protagonista di questo racconto eppure a volte mi guardo attorno e mi rendo conto in qualche modo di essere già andata via...di avere già mosso quei primi passi.Mi rendo conto che per cambiare non ho bisogno necessariamente di andare via e molte cose che qui mi sfiorano hanno smesso di toccarmi,ed è un po' come per te tornare a MIlano,colgo solo il meglio il resto non mi appartiene più.Quel che desidero è anche "materializzare" tutto questo perchè è questo che a volte mi assale la sensazione che quel che vivo dentro non si rispecchia comunque in quello vivo tutti i giorni lavoro,casa,persone...vorrei che tutto fosse in linea che le mie sensazioni e le mie emozioni interiori trovassero la tangibile prova di sè anche nel luogo che vivo, con le persone,nel mio lavoro...eppure so che tutto questo piano si sta realizzando,mancano solo i salti più grossi,quelli che veramente producono la svolta.Ma tutto questo è tremendamente bello comunque sia domani, nel frattempo avrò cambiato talmente tante cose che starò bene ovunque perchè starò bene con me stessa.Un giorno ho letto una frase che dice se vuoi realizzare una cosa parti dall'effetto per creare la causa,non viceversa,ecco è quello che sta accadendo a me.
    Grabry,tu non lo sai ma c'è un qualcosa che ti devo e di questo ti ringrazio.

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  3. Che bello... non avere fretta, non perdersi nella frenesia... infatti da che mi sono trasferita nel Friuli è tutto un altro mondo, rispetto a Milano ed è meraviglioso! Però, quelle persone così cordiali e quel bar non ci sono purtroppo, al massimo nei bar ci trovi le persone a bere e ribere vino... :P
    Con questi post, trasmetti davvero una splendida atmosfera, sembra di esserci... :)

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