Un vecchio post Quando ero una complottista e ancora lo sono: a modo mio.



Da questo post di sfogo e rammarico è passato un po’ di tempo da allora dopo un tempo di silenzio ho aperto questo blog, ho scelto un’altra via, ho scelto un’altra cerchia di persone, mi sono aperta ad un altro atteggiamento, ora ho due pesi e due misure, ora posso dire non tutto è perduto c’è chi piano piano si sta risvegliando, c’è chi ha compreso che si deve andare avanti e si è rimboccato le maniche, c’è chi risvegliato lo è sempre stato…e che quel mio amico aveva ragione:“Il mondo cambia, non per l'inerzia dei molti, ma per la convinzione incrollabile dei "pochi"
                              Sebbene qualcosa rimane ancora valido di quanto scrissi…purtroppo.

                                                   DOPO TANTE PAROLE IL VUOTO
Un tempo scrivevo molto delle mie idee.Un tempo credevo che esprimersi bastasse ma ogni parola veniva sempre scambiata per il pensiero di una buonista,così  per un periodo smisi di scrivere.Mi ero accorta che il mondo stava scoppiando di parole, parole dolci, amabili,pienamente umane  ma invece scoprii che: troppe persone volevano la pace; troppe persone volevano la fine della fame;troppe persone volevano la democrazia e altrettanto troppe  persone andavano in realtà nella direzione contraria,come se camminassero in avanti parlando con la testa all'indietro.

                                                             La società
E così  finii  di scrivere le "belle parole" per non mischiarle a quelle del coro dei furbi chierichetti della messa domenicale.Mi ero accorta che c'era chi voleva la pace però solo quella che gli garbava e quella più profittevole.C'era chi voleva  "libertà e democrazia,uguaglianza,..." ma ovviamente sotto il dominio della propria ideologia, dimenticandosi che la libertà non si pone a né destra né a sinistra,non si riconoscesse in alcuna religione e non è fedele a bandiere, soprattutto non delega ai cosi detti "uomini-mito." e "uomini leader" nessun potere di scelta e giudizio.
La libertà non conosce imparzialità, tu hai gli stessi diritti di chi muore di fame e chi muore di fame ha gli stessi tuoi diritti questa è uguaglianza, non esistono corsie preferenziali, una legge per la maggioranza a discapito della minoranza.Se anche ad una sola persona servono le scale allora si devono costruire scale questa è giustizia sociale.
Non si può aspettare che una società scelga chi  e come  integrare in sé  basandosi unicamente sulle  proprie preferenze  facendo parzialità fra razze, religioni o se una persona  appaia  in qualche modo diversa (diversità:termine miserevolmente e abbondantemente usato che già di per sé da prova della mancanza d'accettazione e di elasticità mentale).
Per aprirsi alla libertà la società stessa non può e non deve fondarsi attraverso la stesura di uno statuto o di un manifesto  in cui si precisa chi o cosa  ha questi diritti:
pari opportunità, uguaglianza, lavoro,
studio, dignità, protezione da abusi e frodi
strozzinaggio,protezione dalla mafia...
diritti che non possono essere avvallati con  discriminazione e imparzialità, non esistono eccezioni.
Una società non può e non deve dividere in meritevoli e meno meritevoli in base a parametri precostruiti dall'uomo quali: provenienza,religione,età, di genere e via così  per un lungo elenco applicando allo stesso modo con cui si applica un calcolo tipo per l'Isef da cui misteriosamente ne usciamo sempre tutti troppo ricchi per essere aventi diritto a sgravi fiscali e per essere degni di un supporto qualsiasi statale.
Spesso le persone delegano e mettono la loro esistenza nelle mani di uomini-leaders se non a volte di uomini-mito che presto si saranno dimenticati  che sono stati delegati per uno raggiungere e salvaguardare un scopo comune e per l'ideologia stessa  che rappresentano. Per lavorare attivamente creando una   collaborazione fra loro e i cittadini  per difendere  la  dignità di vivere di tutti e contribuire insieme alla costruzione di una comunità che offra garanzie di una vita sostenibile quanto meno in termini umanamente possibili.
Sarebbe meglio assumersi le proprie responsabilità e portare avanti comunque i propri fini per il miglioramento delegando meno e attivandosi di più.
Altrimenti resterete sempre delusi.
La pace è,e resterà un utopia e la perfezione è lontana da noi,gli errori ci sono e sempre ci saranno.A fronte di tutto questo ora le scelte sono due, vivere per vivere tanto ci sei o ricostruire valori dalla cosa più semplice alla portata di tutti: se stessi.

                                                             L’individuo
Siamo le pecore che portano il voto alla urne senza renderci conto che con o senza quel voto il mondo va avanti da sé e ognuno è comunque il solo responsabile della propria vita.Ma quel che davvero è brutto  è la mancanza di solidarietà tra noi eppure chissà come mai vogliamo cambiare il mondo.

Leggo tanti blog,tante belle parole, buoni pensieri,eppure quando ti protrai verso la persona per cercare di instaurare amicizia, trovi esattamente il nulla,tante belle parole per farsi  applaudire,compatire, a volte parole d'agnelli che in realtà sono lupi che tramano per farti cadere nella rete della loro  psicologia atta a rinchiuderti nel  loro clan.

Non mi preoccupano i politici nè i grandi del potere (quel potere invisibile che la gente ormai ipnotizzata non vede) non mi preoccupano gli attentati alla democrazia da parte del potere,mi preoccupa la gente,questo tipo di persone eroi nelle parole e nulla di più,disposti a ritornare sui propri passi se il tornaconto sarà in passivo, dalla consapevolezza( ma forse  consapevolezza non era ma si trattava  solo un Io troppo tronfio) ritornano all'illusione  nuovamente ipnotizzati messi  difronte ad una qualsiasi rinuncia e al primo cedimento del loro benessere sociale.

Gli unici eroi veri sono quelli che non hanno nulla da perdere, e la differenza sta tutta lì fra l'avere e non avere.
Non è facile essere dissidenti contro il sistema, applicare la disobbedienza civile di Thoureau,non è facile ribellarsi e perdere tutto quanto e non è certo questo che chiedo ma da qualcosa bisogna pur iniziare e se si lasciano soli quei pochi che rischiano, i pochi non potranno far nulla sebbene ho ben chiara e vivida nella mia mente  la frase che mi disse un amico "Il mondo cambia, non per l'inerzia dei molti, ma per la convinzione incrollabile dei "pochi" da un lato ne sono certa che è così ma da un lato mi sconforta che la convinzione dei pochi trova una grande resistenza.
Avete tutti presente il mito della caverna di Platone, ecco cosa accade a chi scopre lo spiraglio della libertà e di un mondo nuovo e  corre a raccontarlo  agli altri, viene massacrato non dal potere stesso ma dagli schiavi stessi  che con tali rivelazioni  l’uomo  risvegliato tenta di  liberare  mentre il potere dal canto suo di tutto ciò si nutre, unito e incrollabile avanza e schiavizza.
De Andrè cantava con ironia “la bella addormentata,la la la, ha un nome che fa paura libertà,libertà,libertà..." e questa è la triste realtà la libertà fa paura.

L’uomo nella sua psiche è molto  simile ad un labirinto se prima cosa  non supera se stesso,il suo ego, le sue paure,i suoi bisogni non troverà né soluzione né la via verso il risveglio ma per consolarsi troverà sempre un nemico su cui inveire e accusare del suo fallimento e del suo malessere, il potere si diletta a creare nemici da sacrificare la domenica mattina sui campi da golf altro che Bilderberg vi hanno fatto bere anche questa. Scoperto il Bilderberg scoperto il nemico, come si usa dire scoperto il trucco scoperto l’inganno.Ma vi sembrano così scemi?.

Commenti

  1. Difficilmente parlo di politica, credo poco o niente a tutti.....e non so dire come si potrebbe cambiare la situazione italiana o mondiale. Credo fermamente invece a cambiare a partire dalla mia famiglia,dai miei vicini di casa, dalla mia via: non criticando nessuno, rendendomi disponibile quando me lo chiedono nei limiti del possibile, usando sempre e comunque la gentilezza e il sorriso. Di più non so e non posso fare.

    RispondiElimina
  2. ... il tuo "altro" è molto sostanzioso e ben esposto; hai scritto cose intelligenti e vere, hai riflettuto sulla condizione umana e su quello che ognuno di noi può verificare guardandosi intorno e, soprattutto, dentro.
    Ma non sconfortarti, mai.
    Chi lavora nel suo piccolo per cambiare le cose, per mettere in atto con i fatti le parole di cui in tanti si riempiono la bocca, non deve temere la resistenza del mondo, nè che le cose non cambino; la speranza di un futuro migliore e la convinzione che chi sente profondamente certe cose non potrebbe fare altrimenti, debbono essere al di sopra di qualunque sconforto.
    Perchè sono sempre stati in pochi quelli che hanno dato una svolta alla storia.
    Un abbraccio e buona serata.

    RispondiElimina
  3. Quoto mr loto!!I pochi hanno sempre fatto la differenza e grazie a quei pochi il mondo va avanti e sopporta i peggiori soprusi sorretto dalla convinzione che ciò che batte nel petto non può essere facilmente represso o schiavizzato!!
    Un abbraccio abbiamo bisogno di una guerriera della luce come te!!:-)

    RispondiElimina
  4. Molto interessante il tuo post, mi sono presa il tempo per leggerlo con calma, e da sicuramente spunti di riflessione.
    Sì, tutto parte dall'individuo e per cambiare qualcosa dobbiamo prima cambiare noi stessi, ed è, almeno per me, a volte un lavoro arduo. C'è una parte dentro di noi che è davvero negativa, ma se si lotta, ed essendo credente chiaramente mi affido all'aiuto di Dio, si riesce a fare qualche passo verso la "libertà".
    Parlando per me, un tempo ero intransigente, e le mie idee erano solo quelle giuste, così tentavo di imporle e nel mio egoismo vedevo solo me stessa, e non le "menti" e i "cuori" degli altri... aaahhh che tipo che ero! :P
    Grazie a Dio, e delle belle "botte" che ho preso nel corso del tempo, sono "rinsavita" e ho scoperto un "mondo" e ho scoperto in parte cosa significhi libertà e rispetto per le idee altrui e anche l'imparare dagli altri, anche se hanno idee diverse.
    Sono una persona semplice, e credo semplicemente nell'amore, quello per il prossimo. Se lavorassimo su questo, sempre un'impresa ardua, ma non impossibile, allora le cose cambierebbero non ci sarebbe tutta questa parzialità, o questo pensare solo al proprio interesse che ci sta mandando in rovina.
    Indubbiamente non posso fare nulla per cambiare gli altri, ma credo anche io che per la convinzione dei pochi il mondo possa cambiare, un tempo invece stavo "ferma" pensando che tanto non cambiasse nulla, ora so che non è vero.

    RispondiElimina
  5. Bene vedo che siamo tutti d'accordo e quindi questo dice da sé che il cambiamento è possibile.
    Un abbraccio a tutti.

    RispondiElimina
  6. Hai detto tutto tu, non ho altro da aggiungere. Sottoscrivo pure le virgole. Grande Carola!

    RispondiElimina
  7. La scienza materialista (non uso questo termine in senso negativo ma solo per distinguerla da quella più aperta a possibilità non ancora provate) crede che la coscienza sia solo un'illusione creata da milioni di connessioni neurali presenti nel nostro cervello. In questo devo dire che la scienza materialista si avvicina molto a certe tradizioni orientali millenarie che hanno sempre sostenuto la stessa cosa: la coscienza è un'illusione.
    Le persone, noi, ci identifichiamo con delle credenze nate nel nostro cervello ma che sono altrettanto illusorie: crediamo di essere in un certo modo, spesso non siamo ipocriti, ci crediamo davvero, peccato che generalmente siamo semplicemente molto diversi da come crediamo di essere :-) Ecco perché moltissime persone predicano bene e razzolano male: non sono ipocrite, o meglio non sanno di esserlo, semplicemente non si conoscono, credono sinceramente di essere altro. Persino i nazisti, o almeno molti di essi, credevano di agire in base a "sani principi".
    Quando qualcuno sostiene qualcosa di diverso, in pochi sono disposti a fermarsi e chiedersi se quel qualcuno potrebbe aver ragione. Ma se quei pochi si convincono, a loro volta saranno punto di domanda di un altro set di persone e così via. Raggiunto il punto critico, anche la maggioranza inizierà a porsi la domanda, non perché improvvisamente "illuminata", ma perché se molti dubitano allora è forse giusto dubitare :-)

    www.wolfghost.com

    RispondiElimina

Posta un commento