Intreccio di pensieri in tre atti


È incredibile  la quantità di pensieri che si possono produrre in quattro ore di treno,questo post potrebbe rivelarsi confuso per l’intrecciarsi dei miei pensieri.
Ho ripercorso la mia situazione economica attuale, un disastro! Ho fatto un elenco di cose importanti che dovrei fare.Mi sono quasi sentita disperata.Quando ad un certo punto ho fatto leva sulle mille e mille teorie che ho letto sulla prosperità, sul cambiamento…ho cerato fin in fondo dov’è la tara nel mio pensiero, qui ve le risparmio ma di fatto le ho individuate, è decisamente ora di cambiarle con più decisione.

Dopo questi pensieri di contabilità misti a lezioni di positività e altro sono giunta non so come a chiedermi se è vero che il dolore rende grandi e migliori.Una voce da lontano mi ha risposto “ma anche no”.
Ne ho viste di persone passare da sofferenze eppure non erano “migliori”, le viste pararsi dietro il cinismo, le ho viste trasformarsi da vittime a carnefici, diventare dei grandi attori teatrali di vittimismo, mi sono sempre posta la domanda-ma questi dal dolore cosa cazzo hanno imparato?-risposta -una sega-.
Quindi sfatiamo questo mito che il dolore fa crescere e rende migliori.
Sempre la voce che arriva da lontano mi ha detto poi –si diventa migliori attraversando la gioia-.Forse voi non capirete il significato di questa affermazione, ma io so cosa voglio dire e a cosa mi riferisco.
Il dolore è maestro quando lo si vive con alta concezione, quando non ti chiude, quando non diventa mito e l’unica via percorribile, quando lo mastichi  lo elabori e in fine lo vomiti.Quando nel mezzo di tutto il casino riesci a trovare anche un solo insignificante aspetto positivo allora puoi dirti salva ancora non sei sepolta sotto chili di problemi e sofferenza.Quando ogni giorno riesci ad attraversare  anche di pochi centimetri la landa della gioia anche se qualcosa ti turba, ti  fa  male   e ti rende  fragile allora puoi  dirti che in mezzo tutto il casino della vita e le sue provocazioni non stai perdendo il cuore:quindi sei salva.

Il lato positivo e strano
Mi è accaduto che mesi fa ritagliai da un giornale una cosa che mi piaceva tanto,seguendo il bizzarro consiglio dei tanti guru del potere dell’intenzione  mi piace giocare con queste cose,  questa cosa per  me non era  alla mia portata, fin dei conti non dicono forse chiedi e ti sarà dato,così ho chiesto in grande.
Quando  sabato mattina seduta davanti ad un bravo venditore fra preventivi e possibili scelte ero quasi in lacrime e senza speranza il bravo venditore cerca cerca mi dice – oh guarda fine marzo inizio aprile mi entra questa “…” bianca a questo prezzo”…” –.
La mia reazione incredula, sudavo- non ci credo non ci credo, voglio crederci,devo crederci-
Lei quella della foto nel cassetto! Santo potere dell’attrazione!.
Tornata a casa ho aperto subito il cassetto ho tirato fuori la foto, è lei!
Certo manca in piccolo scoglio da superare il finanziamento…ma comunque credetemi   comprarla nuova per me sarebbe stato impossibile,trovarne una di soli due anni a quel prezzo impossibile, e ora si materializza  la   possibilità, ho preso fiato lentamente,sorriso, volevo saltare.Il miracolo,spero il primo di una lunga serie,ora devo solo pensare che andrà tutto bene- è mia,è già mia-.

Commenti

  1. Wow io sono scettica e non ho mai ritagliato niente, ma a loro modo le cose che ho per tanto tempo desiderato mi sono apparse e sono divenute realtà e non più sogno!
    Trovare la gioia anche nel dolore più grande...non è facile ma non è impossibile!
    Quanto a me sono felice di quello che mi è capitato, mi capita e mi capiterà nel bene e nel male..tutto ha un suo perchè!;-)
    Un abbraccio

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  2. Il dolore è dolore...non migliora nè peggiora nessuno, siamo quello che siamo nella gioia e nel dolore. Il fatto è che masticarlo e poi vomitarlo non è facile e non è da tutti...a volte ti resta dentro e scava, scava voragini e vuoti che poi è difficile colmare. Sono felice per te per il piccolo raggio di sole che ha illuminato la tua vita, ti ringrazio per essermi venuta a trovare e ti seguirò con piacere perchè da come scrivi credo di intuire che sei una gran bella persona, schietta e con quel tanto di ironia che non è cinismo ma neanche quel finto e mieloso ottimismo che leggo ogni tanto in rete. Ti abbraccio Carola e fra una riflessione e l'altra mettici anche un sogno impossibile ogni tanto...la forza dell'attrazione a volte funziona... ;)
    Gabriella

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  3. Io a volte vorrei essere più superficiale e vivrei serenamente. Dicono che le sofferenze vengono date a chi ha le spalle grosse per poterle sopportare...esticazzi!, io sono un po' stufa di avere spalle grosse e sopportare, masticare,elaborare e vomitare!! Per fortuna ancora so cogliere quei momenti di gioia che mi accadono e che mi fanno sentire viva e felice! :)

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  4. Ciao Adhara,non c'è bisogo di ritagliare nulla basta crederci davvero.

    Ciao Gabi grazie per essere passata da qua e per quanto hai scritto.Entrare nel tuo blog è come mettere piede in una favola,davvero bellissimo come le tue creazioni.

    Ciao Laura ti comprendo quelle spalle grosse so quanto pesano, credo che il termine giusto sia desiderare più leggerezza anziché superficialità.Finchè provi gioia ancora tutto non è perduto :-)

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  5. Il dolore e la sofferenza sono delle percezioni, questa nostra amata società ci ha abituati a percepirli in ogni cosa ed in ogni circostanza. Non è colpa dell'individuo se si sente perennemente sopraffatto dalla vile società dei consumi e della materialità, è stato predisposto così per....(sorvolo).
    Appare quindi giusto il tuo comportamento che con qualche sfuriata ogni tanto ti consente di dare(dopo) il meglio di te.
    La vita non è bella nè brutta, essa è sperimentare il presente ed acquisire conoscenza, consapevolezza e soprattutto emozioni.
    L'esperienza (il passato) è sempre positiva in quanto ha preparato l'individuo a quell'evento e lo predispone per il futuro.
    Bisognerebbe analizzare l'esistenza in maniera olistica per avere la convinzione della sua magnificenza, ma ...sorvoliamo.
    Grande post. Ogni tanto anch'io esplodo, poi però me la rido tanto tutto è vita.

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  6. Ciao Marcello credo di intuire quali parole potrebbero celarsi dietro i tuoi sorvolo, dai tuoi commenti,e ti ringrazio, mi sembra di intuire che le nostre idee sono quasi simili, o comunque abbiamo esplorato gli stessi sentieri.
    Se non esplodessimo ogni tanto saremmo ben bene sulla via dell'illuminazione :-)

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