Lo spirito bambino

 

Oggi ho portato mia mamma al mercato,era da una settimana che me lo chiedeva, la sua amica a un euro ha comprato un angioletto trasparente con la lucina che cambia colore,inutile aggiungere che quell’angioletto gli è piaciuto così tanto da rendere indispensabile andare al mercato.
Così oggi l’ho portata –una meraviglia!- non l’angioletto ma lei,mia mamma.
Una straordinaria meraviglia  il brillare dei suoi occhi e il suo entusiasmo da bambina davanti a tutti quelle palline,alberelli e oggettini di Natale,tutti a un euro!Ne ha comparati alcuni e a casa si è subito data da fare dove posizionarli,alberello e angelo in prima linea davanti alla foto di mio papà.
La osservavo in silenzio e mi dicevo –povera donna non ha mai avuto molto dalla vita- ma poi mi sono resa conto che stavo sbagliando alla grande invece ha ricevuto dalla vita qualcosa di essenziale il suo “spirito vivo” la sua capacità di meravigliarsi,di godere del poco,ma quel poco è simbolico e quindi importante, quel grande animo che è riuscito nel tempo nonostante tutto a rimanere “ancora bambino” e rendere magica ogni cosa.

Anche oggi ho ricevuto la mia grande lezione quotidiana.

Commenti

  1. Ciao Carola, non sai quanto apprezzo queste parole: ci ricordassimo tutti di far gioire il bambino che c'è in noi molto più spesso anziché metterlo sempre a tacere il mondo sarebbe diverso e non perderemmo troppo tempo a lamentarci di ciò che non abbiamo, di ciò che non ci va...sapere che viene con noi a braccetto tutta la vita mi consola, forse il mio lo tengo proprio in braccio!;))
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Adhara a volte mia mamma è davvero una meraviglia con la sua forza e quell'essere ancora bambina verso alcune cose...a volte le sue azioni mi insegnano più di mille parole.
    Si forse lo porti in braccio...una frase la tua davvero bellissima,che da vita ad un immagine veramente di grande amore.Si mi piace quanto hai scritto!.
    Un bacione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho un ricordo di mia nonna che mi porto dentro...era nel suo letto rannicchiata con lo sguardo spento e dolori ovunque e a noi nipoti venne in mente di farle un regalo: adorava il gelato e anche se non mangiava più niente da una settimana volemmo tentare. Niente da fare non riusciva quasi a schiudere le labbra e non ci riusciva. Non ci arrendemmo e a mia sorella venne un'idea: immergiamo un fazzoletto nello yogurt e lei lo ciuccerà...con grande sorpresa di tutti i presenti grazie a questo stratagemma finì tutto il vasetto!
      Io non potrò più dimenticare quello sguardo pieno di gioia, riconoscenza, immenso ringraziamento con cui ci guardava...1 ora dopo si arrese alla vita, ma conservò quel sorriso sulle labbra quasi a voler dire grazie di tutto e nonostante tutto ho cresciuto 6figli pur rimanendo vedova prestissimo sperimentando la fame vera e i colpi di coda della vita!
      Nonna pure nel momento più cruciale della vita ci hai voluti rassicurare e noi tutti te ne siamo grati..grazie per quello sguardo bambino pieno di meraviglia!!
      Grazie cara,
      un abbraccio

      Elimina
  3. Carola, mi sono commossa, non sai quanto io apprezzi lo "spirito bambino" nelle persone! Mi sono innamorata del mio compagno perché è capace di gioire e meravigliarsi del mondo in maniera così genuina, come quello dei bambini che scoprono il mondo. Lui è un uomo di grande cultura eppure questo atteggiamento da fanciullo curioso lo rende vitale e positivo.

    La tua mamma deve essere stata davvero meravigliosa mentre curiosava al mercatino, l'hai davvero dipinta con tenerezza e realismo! Un po' mi ci rivedo!!

    Un abbraccio fortissimo!

    RispondiElimina
  4. Vero Sea,credo che noi tutti abbiamo bisogno di avere accanto persone così e di diventarlo a nostra volta.
    Adhara che dire...sono quei bellissimi ricordi che danno un senso ad ogni cosa e tirano su quando si è spenti,ovviamente quando li si guarda da loro lato positivo.
    A volte io credo che nella vita possiamo avere ricordi spiacevoli come quello di perdere qualcuno ma ricordare cosa sono stati per noi in vita e quanto del loro,io lo chiamo simbolicamente il "seme", hanno seminato in noi rende il dolore meno forte rispetto alla felicità di averli avuti accanto nella vita.

    RispondiElimina

Posta un commento