Se solo fossi nato da…

                                                         Watercolors by Terri Myer   

                                                                     “ Se fossi nato da una penna, sarebbe quella di Pirandello"
                                                                                         Francesco

Ci sono giorni che mi sento deforme,ammesso che la personalità abbia una qualche forma simile alla corporeità.Ci sono giorni che la mia vita è un come quella di un personaggio senza autore, mi è richiesto l'impegno di scrivermi da me il mio personaggio.
Mi sento deforme dentro, sono alla ricerca di una personalità,sono il peggior scrittore sulla faccia della terra, non ho dato a me stesso una definizione precisa.
Se solo fossi nato da una penna d'autore!Certo,potrebbe anche darsi che non mi piacerebbe il ruolo che mi affibbierebbe, potrei essere vile come don Abbondio o folle come Otello,o stare appeso come Tarzan alle liane tutto il giorno insieme alle scimmie,se non peggio di essere la scimmia stessa.
Potrei essere donna, magari anche un po' bhoémien,per non dire un po'zoccola d'altri tempi.
Certo che mi sarebbe garbato essere IAVANHOE o SHERLOCK HOLMES, di fatto non sono né l'uno né l'altro, sono un corpo con  "un dentro" deforme.
Né carne né pesce,né triste né gioioso.
Eppure questo mio essere deforme dovrà pure servire a qualcosa,a qualcuno,non so!.
Ho provato a interpretarne tanti,anche a fare un po’  Siddharta, l'interpretazione fu pessima, credo che pure Hesse si sarebbe vergognato di me,mi costò qualche calcio e pugni,mentre cercavo di mettere pace fra due che di pace non ne volevano sapere.
Non posso continuare oltre, così deforme,senza grazia,senza senso,sarei più adatto ad essere il soggetto di un quadro di Picasso, sarebbe grandioso, sarei deforme ma un opera d'arte inestimabile,sarei il parto di una mente folle, di una personalità ancor più deforme della mia.
Non che pensare d'essere un personaggio dei tanti di Orwell, magari solo una comparsa, mi faccia stare meglio, tutt'altro credo che vorrei indietro la mia silente deformità interiore.
Oggi fra me  e il gobbo di Notre Dame l'unica differenza visibile sta nella gobba,la mia è tutta dentro
« Trovarono tra tutte quelle orribili carcasse due scheletri, uno dei quali abbracciava singolarmente l'altro. Uno di quegli scheletri, che era quello di una donna, era ancora coperto di qualche lembo di una veste di una stoffa che era stata bianca, ed era visibile attorno al suo collo una collana di adrézarach con un sacchettino di seta, ornato da perline verdi, che era aperto e vuoto. Quegli oggetti erano di così poco valore che di certo il boia non li aveva voluti. L'altro, abbracciava stretto questo, era lo scheletro di un uomo. Notarono che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa incassata tra le scapole e una gamba più corta dell'altra. D'altronde non aveva alcuna vertebra cervicale rotta ed era evidente che non fosse stato impiccato. L'uomo al quale era appartenuto era quindi giunto lì, e lì era morto. Quando fecero per staccarlo dallo scheletro che abbracciava, cadde in polvere. ».
Eppure per un attimo o forse più avrei voluto esser io il Gobbo di Hugo,se non altro per tanto coraggio e per tanto puro amore.Più “ normale e vero” lui dentro,che non tutti  i “non-deformi”fuori.
by Carola

*Brano tratto da 
Notre-Dame de Paris di Victor Hugo

Commenti

  1. Io credo che l'essere non sia deforme ma "Senza Forma": è un blocco di creta plasmabile nelle nostre mani, sono sempre più convinto di ciò. La mente umana apprezza la staticità, le cose stabili, sicure, immutabili e questo ci convince che dovremmo cercare per noi una forma definita, una maschera.

    E' lì forse che diveniamo deformi: cerchiamo di ficcare l'infinito del nostro spirito, nel finito di un aggettivo o di una descrizione. E' come quando cerchiamo di pigiare un vestito o una giacca in un sacchetto o cassetto troppo piccoli: spingiamo spingiamo, alla fine lo facciamo entrare, ma deformiamo il capo...

    E così spingiamo e spingiamo, per spingere l'immensità del nostro essere nella maschera più adatta alle nostre intenzioni e creiamo gobbe e storture dell'anima...

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  2. Io avrei tirato scemo pure Pirandello figuriamoci. Comunque sì, l'altro giorno stavo pensando a LiLLy 1 2 3 più Serena e che poracce, avrebbe bisogno di una penna un po' più stabile della mia. Mi sa che si dovranno arrangiare da sole, io quello che potevo fare l'ho già fatto :)

    Bel commento Joker

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  3. Un'interpretazione differente da quella che gli avevo dato fino ad ora, ma stupenda è dir poco. Mi associo in pieno al tuo pensiero e a quello di Joker. Forse l'avevo scelto anch'io il significato che è uscito fuori dalle tue parole, o meglio lo aveva scelto il mio inconscio.

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