Tutti illuminati,ma dai lampioni

 

Ho letto questo articolo: 10 Malattie Spiritualmente Trasmissibili – di Mariana Caplan,di corsa,non mi sono soffermata su tutti punti, che più o meno gli ho presenti da sempre e che condivido,non mi interessa molto fare polemiche né convincere persone, ma quello che davvero mi sta sulle palle è quando sento le persone parlare di percorsi spirituali, o di psicanalisi,a patto che ne trovino uno giusto di analista, come se si trattasse di una gita sul Po.
Vuoi in primis per esperienza sulla mia pelle, o anima dovrei dire, vuoi per tante letture e testimonianze che ho sentito, ci tengo a dirlo…andare alla ricerca di se stessi, qualunque sia il metodo o percorso che si scelga, non sarà come andare in vacanza, quello che in pochi apertamente dicono, dai psicanalisti ai guru spirituali odierni, è che se davvero vai alla ricerca di te stesso quello che ti aspetta è di attraversare un enorme mare di merda, starai un male cane, vedrai di te tutte le cose che non ami, vedrai il mondo capovolto, e solo poi giunto a riva vedrai e godrai del  meglio, ma detto ciò nemmeno desidero d scoraggiarvi,ma esserne consapevoli è la prima cosa,non per nulla molti mollano quasi subito,e se vi sembra troppo facile avete scelto un percorso probabilmente poco veritiero.Va bene non volevo essere così terra terra…ma chi pensa di aggiustarsi la vita solo con tre consigli di un analista, e i sani principi dei guru non ha capito un cazzo, e chi la pensa così non è alla ricerca del proprio sé ma dell’ennesimo appagamento del proprio io, e se c’è qualcuno dentro di noi che non molla, è continuamente frustrato, alla ricerca di approvazioni e bisognoso di cure è proprio il nostro io.
Ora qualcuno dirà, ma che serve allora darsi tanta pena, se poi si sta male? La risposta trovatela da solo, scava bene in fondo a te stesso.
Per quando mi riguarda n’è valsa e ne vale la pena, qualunque sia il livello  che raggiungi è meravigliosamente ineguagliabile.E come l’ultimo punto cita,mai cadere nell’illusione di essere arrivati,non si arriva mai…non si smette mai di evolversi,ricredersi, provare, e la meraviglia vera è in tutto questo.


Le seguenti 10 classificazioni non si intendono come definitive ma sono offerte come uno strumento per rendersi consapevoli di alcune delle più comuni malattie spiritualmente trasmissibili:

1- Spiritualità Fast-Food: Mescolando la spiritualità con una cultura che celebra la velocità, il multitasking e la gratificazione istintiva il risultato è molto simile ad una Spiritualità Fast Food.  E’ un prodotto della fantasia comune e comprensibile secondo cui il sollievo dalla sofferenza della condizione umana può essere veloce e facile. Una cosa è chiara comunque: la trasformazione spirituale non può essere  ottenuta con una soluzione tampone.

2- Spiritualità d’imitazione: è la tendenza a parlare, vestirsi e comportarsi come immaginiamo farebbe una persona spirituale. E’ un tipo di imitazione spirituale che emula la realizzazione spirituale così come una fabbrica di  pelle di leopardo imita la vera pelle di un leopardo

3- Motivazioni confuse: sebbene il nostro desiderio di crescita sia genuino e puro, finisce spesso mischiato con motivazioni minori come il desiderio di essere amati, il desiderio di appartenenza, il bisogno di colmare il nostro vuoto, la credenza che il sentiero spirituale eliminerà la nostra sofferenza e ambizione spirituale, il desiderio di essere speciali, migliori di, essere “gli unici”.

4- Identificazione con le Esperienze Spirituali: In questa malattia l’ego si identifica con le nostre esperienze spirituali ritenendole “le proprie”, e iniziamo a credere di incarnare intuizioni sorte in noi in certi periodi. Nella maggior parte dei casi non dura per sempre, sebbene tenda a durare più a lungo per quelli che ritengono di essere illuminati e/o fungono da insegnanti spirituali.

5- L’Ego Spiritualizzato: Questa patologia si produce quando la struttura della personalità egoica  diviene profondamente intrisa di concetti e idee spirituali. il risultato è una struttura egoica “anti-proiettile”. Quando l’ego diventa spiritualizzato siamo invulnerabili all’aiuto, a nuovi stimoli o a feedback costruttivi. Diventiamo esseri umani impenetrabili e bloccati nella crescita spirituale, tutto nel nome della spiritualità.

6- Produzione di Massa di Insegnanti Spirituali: Ci sono diverse tradizioni spirituali trendy che producono persone convinte di essere ad un livello di illuminazione spirituale, o Maestria, che è ben al di là del loro reale livello. Questa malattia funziona un pò come un nastro trasportatore spirituale: metti su questo bagliore (put on this glow?), ottieni questa intuizioni, e — bam! — sei illuminato e pronto ad illuminare altri in modo simile. il problema non è che questi insegnanti insegnino, ma che rappresentino se stessi come maestri spirituali.

7- Orgoglio Spirituale: nasce quando il praticante, dopo anni di sforzi laboriosi ha effettivamente raggiunto un certo livello di saggezza e usa questo traguardo per giustificare la chiusura verso un’ulteriore esperienza. Un sentimento di “superiorità spirituale” è un sintomo di questa malattia trasmessa spiritualmente. Si manifesta come una sottile sensazione del fatto che “Io sono migliore, più saggio e al di sopra degli altri perchè sono spirituale”.

8- Mente di Gruppo: Anche descritta come pensiero-di-gruppo, mentalità cultica o malattia dell’ashram, la mente di gruppo è un virus insidioso che contiene molti elementi della tradizionale co-dipendenza. Un gruppo spirituale sigla in modo inconscio e sottile degli accordi rispetto al modo corretto di pensare, di parlare, vestire e comportarsi. Individui e gruppi contagiati dalla “Mente di Gruppo” rigettano individui, atteggiamenti e circostanze che non si conformano alle regole, spesso non scritte, del gruppo.

9- Il Complesso dei Prescelti: Il Complesso dei Prescelti non è limitato agli Ebrei. E’ la credenza che “Il nostro gruppo è spiritualmente più evoluto, potente, illuminato e, per farla semplice, migliore di ogni altro”. C’è un’importante differenza tra il riconoscere di aver trovato il sentiero, l’insegnante o la comunità giusta per se stessi, e l’aver trovato L’Unico sentiero.

10- Il Virus Mortale: “Sono arrivato”. Questa patologia è così potente da essere terminale e mortale per la nostra evoluzione spirituale. E’ la credenza che “Io sono arrivato” all’obiettivo ultimo del sentiero spirituale. Il nostro progresso termina nel momento in cui questa credenza si cristallizza nella nostra psiche perchè appena cominciamo a credere di aver raggiunto la fine del sentiero cessa ogni crescita ulteriore.

Da Le dieci malattie spirituali

Se c’è un libro che mi sento di consigliare è Cuore saggio di Jack Kornfield, non tanto per il suo contenuto,che potreste ritrovare in altri libri, ma per la sua onestà intellettuale,per il modo in cui semplicemente ti dice,tradotto in parole povere: questo è il tuo cammino, questo è il tuo dolore,questo è lo strumento che hai a disposizione per guarirti l’anima, non sarà sempre tutta luce né tutto buio, ma saprai cos’è luce e cos’è buio, senza temerli entrambi, perché questo è guarire.Almeno per me.

Sono in vena: Namasté.

Commenti

  1. Perbacco signorina ...impeto e tempesta!!:-)
    Ho sempre trovato affascinante chi porta avanti le proprie ragioni con audacia e senza troppi giri di parole!!
    Eh io faccio parte dei pigri che tendono a non volere indagare se stessi per non soffrire troppo ma poi tanto mi ritrovo sempre tra mille interrogativi che mi angustiano di giorno e pure di notte!!
    A volte dico " fossi più superficiale forse mi godrei di più la vita", ma il "forse" non è poi così scontato!!
    Si soffre ma come dici anche tu è davvero impagabile! !
    Brava...un abbraccio Adhara

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  2. Strega! Strega!! Aaaah, che figata! Era da un po' che non lo dicevo! :)))

    Io credo di aver attraversato, a fasi alterne, tutte le 10 malattie, forse pure 11 o 12: cioè quella del "super figo io sono io e voi non siete un cazzo" e quella del "sono la canticchiante e danzante merda del mondo".

    A scavare si sta davvero di merda sì... ma in fondo alla merda, a volte capita di trovare un piccolo tesoro. Non sempre... ma capita :)

    Un abbraccio!

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  3. Buongiorno Adhara, la pigrizia è la scusa non la causa, nessuno è obbligato a farlo, è qualcosa che senti nelle viscere o lo ascolti o lo ignori.Igoralo forse fa vivere più sulla siuperficie ma con tutti gli effetti collaterali,va tutto bene fintantoché tutto ti va bene, ma se qualcosa ti manca o qualcosa di duero devi affrontare affondi con tutta la nave.E forse è da lì che riemmergi :-).Un abbraccio,non sei superficiale.

    È è un qualcosa di non semplice argomentazione...

    Buongiorno Joker, mi mancava quel "strega" :-)
    La fase "super figo io sono io e voi non siete un cazzo" l'ho passata anch'io anzi forse a volte riemmerge con sfumature diverse e per ragioni diverse.Il tesoro lo trovi sempre è che c'è chi molla prima di essere arrivato fin in fondo,anche se in realtà un fondo non esiste.
    E a volte mi capita di pensare che vorrei tornare indietro, che era meglio stupida e contenta, ma poi cozzo col mio sentire e tiro dritto e lo sai bene anche tu...indietro non si può tornare.
    Un abbraccio

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  4. Eh no... indietro non si torna.
    Ora che ho visto quello che ho visto... meglio nuotare nella merda, che non vivere per niente.

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  5. Grazie per la mia non superficialità!:-)
    Dici che è la scusa??Ma può essere ma sai a volte conosci benissimo dove vuoi arrivare solo che non ci sono i presupposti per farlo!!Ed è la situazione peggiore secondo me perché ti tocca soffrire in silenzio!!:-(
    Grazie un abbraccio Adhara

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  6. Ciao Adhara, in verità i presupposti non mancano mai, è a noi che manca quel che serve e la cosa peggiore è di esserne consapevoli.meglio chiudere gli occhi e crearsi alibi,illusioni,ostacoli che sapere bene che là non arriveremo o non faremo perchè abbiamo paura,e spesso accade anche che ci attacchiamo al fatto di desiderare qualcosa o qualcuno ma in verità non è poi che ci teneniamo davvero,e allora molliamo la presa e diciamo non c'erano i presupposti e bla bla,vorremmo sapere tutto di noi ma solo quello che ci piace,se prendi la persona più cattiva al mondo che incontri e gli dici che è un bastardo s'incazzerà come una bestia e avrà mille e mille scuse per giustificare la sua bastardagine, ma mai sarà per suo egoismo ,non l'accetterà mai.
    Ma è anche vero che esiste un tempo per ogni cosa,che ogni persona è a un dato livello spirituale,vuoi per effetto del karma(?) o chissà per cos'altro, sarà da lì che partirà e nessuno lo potrà forzare ad andare alla ricerca di se stesso,salvo eccezioni dove quanto meno provare a risvegliare quel lato oscuro in qualcuno può cambiargli la vita, ma forzare e lo so per esperienza e per la mia testardaggine può creare reazioni aggressive e di totale rifiuto.
    Tu segui il tuo percorso a quale livello sei e perchè ci sei è poco importante,per ora, conta quello che tu davvero di te vuoi sapere e quanto sei disposta ad accettare,ogni cosa a suo tempo,ogni cosa a suo modo.
    Bacione

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  7. Grazie percorro percorro ma "la diritta via era smarrita"!:-(
    Diciamo che sto andando più per inerzia. ..verranno momenti migliori...intanto so stufa di dire "va tutto bene" e sprecare un mio bel sorriso!!
    Grazie devi averne passate di cose e si vede che parli con cognizione di causa!:-)
    Un bacione...mi riprenderò!
    Adhara

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  8. Ho trovato talmente tanta merda negli ultimi mesi che adesso quasi, quasi sono contenta. Apprezzo quel poco che ho. Isteria a parte mi sento mediamente felice. Per ora. Più avanti chissà.
    Ciao Carola! Un abbraccio!

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