Sabato in pareggio

Questa mattina sono uscita a fare colazione nel mio bar preferito,arrivata scopro che che oggi c’è la festa delle associazioni, dopo il mio bel caffè e brioche, vado a farmi un giro fra gli stand , mi fermo ad uno stand  di libri usati, non mi fermo per acquistarli
ma per chiedere alla signora se gli farebbe piacere se gli regalassi dei libri da vendere,mi dice di si,le prometto che nel primo pomeriggio torno a portarglieli.

Torno alla festa con  i libri,la signora li guarda contenta, e mi prega di prendere qualche libro in cambio, io insisto di no, non mi piace l’idea di ricevere qualcosa in cambio per qualcosa  che regalo, quando lo sguardo cade su un libro,preciso preciso su quel libro,lì tutto solo,La leggerezza dell’essere di Kundera, non ci credo!.
Quel libro era nella mia lista dei prossimi acquisti, desideravo molto leggerlo dopo averne letto spezzoni qua e là per la rete.
Accetto,vada  per quel libro e solo quello, mi fermo a parlare con il signore vicino a lei di Kundera, mi dice –vedrà che lo apprezzerà-.

Torno contenta verso casa, ormai sono certa certe cose accadono davvero, e  gli insegnamenti del Tao non sbagliano.
Salgo in macchina, faccio benzina e litigo con tipo, mi dimentico degli insegnamenti Taoisti, ma alla fine il punto è che quel cretino –aveva ragione- sono io che sono incazzata con il mondo.Oggi.

Vado a comprarmi al Brico le assi di legno per fare il mio davanzale interno alla finestra della camera,una cosa stile nordico, da quelle parti tutte le finestre o quasi hanno davanzali interni su cui loro ci mettono di tutto, dalla piantine alle candele,statuine e caffettiere ,tazzine, insomma l’ho visto su una rivista mi è piaciuto,così ho pensato di farlo in legno.Niente trapano niente tasselli, non demordo trovo una colla della Bostik che a detta loro attacca anche le mensole senza chiodi.
Tornata a casa l’impresa non è stata facile,sembravano non reggere, per ora reggono e sono bellissime.

Mah…prima di tornare a casa, devo prelevare i soldi, senza le mie Sigarette, il sistema nervoso ne risente, prelevo, ma qualcosa non mi torna, provo a fare il saldo, il bancomat  va  fuori di testa e mi scrive – tonta il pin è errato- così una volta,poi due e mi arrendo.
Allora vado alla filiale in cui ho il conto, il pin non è errato,lo ricordo bene, al bancomat della mia banca succede uguale –ma allora insiti,tiè mi trattengo la tessera-.
Vorrei sbattere la testa, e mi dico – cazzo lo sapevi,perché ci hai  provato  un’altra volta?- Mi rispondo- perché non mollo,quando mi fisso non mollo-.
Pazienza! Lunedi andrò a riprenderlo.Il tutto è dovuto con probabilità al cambio della banca, si sono   fusi,   lunedì  diventano  una    banca  più  grande, e in questo fine settimana stanno lavorando al sistema.

Tirando le somme due stronzate e due cose buone, vado in pari.

Tiro fiato mi immergo nel mio mondo,lì mi perdo  – finalmente è quiete-.

Commenti

  1. Wow Carola ...semplicemente wow!!:-)
    Per me è stato un sabato indimenticabile...sono morta di sonno, ma ho una sensazione addosso di serenità e pace interiore che non immagini!!

    Sorrido alla vita e alla donna che sono!!

    Un abbraccio Adhara

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