Scrivere non è cucinare un hamburger



Quando scrivete, lasciatevi andare completamente,e per esprimere quel che avete dentro ricorrete ad un inizio semplice,con parole semplici.Non è detto che all’inizio vada tutto liscio. Permettevi una certa goffaggine.Vi state spogliando.State mettendo a nudo la vostra esistenza,non come l’io vorrebbe vedervi rappresentati,ma come siete nella vostra essenza umana.È per questo che nello scrivere vedo un atto religioso.Scrivere ci apre e ammorbidisce il nostro cuore nei confronti del mondo con tutte le sue brutture.
Concediamoci un po’ di spazio,prima di imbarcarci  nel nostro opus magnum.Impariamo a dar fiducia alla nostra voce. Scrivere non è un hamburger. La cottura richiede molto più tempo, e non si può sapere fin dall’inizio se ne verrà fuori un arrosto,uno stufato o una cotoletta d’agnello.
                                       da Scrivere Zen di Natalie Goldberg

Commenti

  1. È un atto libero come danzare, disegnare, ballare, dipingere, cantare, ...guai a farlo ingabbiare!!:-)
    Adhara
    P.s.Ad una come me penso che pure in gabbia non la si può frenare, ma quello è un altro discorso!:-P

    RispondiElimina
  2. L'errore che ho fatto negli ultimi...dieci-quindici anni? Pretendere che uscisse qualcosa che avesse un senso, qualcosa di gradevole? Ricordo quando provavo a scrivere e non ci riuscivo. Il vuoto del foglio bianco.
    Adesso...Adesso non mi ferma più nessuno! Ed è bellissimo!!!!

    RispondiElimina
  3. Scrivere a volte per me è stato molto doloroso...
    A volte ho pianto, a volte ho perfino sanguinato.

    Eppure, non posso farne a meno...

    RispondiElimina
  4. Siamo tutti malati di scrittura :-),evidentemente è un buon supporto
    Buongiorno a tutti :-))

    RispondiElimina

Posta un commento