Dopo tante seghe mentali

Dopo tante domande.
Dopo estenuanti sensi quando di colpa e quando d’impotenza.
Dopo periodi di silenzio alternati a periodi prolissi o forse meglio dire logorroici di frustrazione.
Dopo essermi fermata,quasi immobile,a seguito del tanto correre e agitarsi che era in me.
                                            Un giorno ho compreso che:

Le rivoluzioni esterne sono state dei disastri: le montagne di morti, le montagne di lacrime, le tracce di orrore, di tristezza… Perciò sono arrivato a questa conclusione, che è la mia ultima speranza: forse l’unica rivoluzione da fare è quella interiore, che non fa morti, non massacra, non lascia tristezza.
Ci vorrà tempo, ma dico sempre che se ognuno di noi fa una piccola cosa, allora tutti insieme ne facciamo una grande.

                                                   Tiziano Terzani

P.S Terzani riesce a spiegarlo meglio di me.

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