Non ti scrivo da molto tempo


È un timido ciao il mio, si sono proprio io, sono timorosa a scriverti dopo tanto tempo
e forse troppo ne ho lasciato passare.
Non ti scrivo dagli anni della mia adolescenza, ho lasciato scorrere nel silenzio.
ma oggi camminando  e pensando per casa  il mio sguardo è caduto sul titolo di un vecchio  libro,non sono  ben riuscita prenderlo fra le mani nel tentativo di sbirciare fra le sue pagine,ed è caduto,l'ho appoggiato sul letto, e ho aspettato diversi minuti prima di sfogliarlo.
Ho preso respiro e mi sono chiesta se ero  sicura di volerlo leggere, so che fra  le sue righe potrei scoprire qualcosa che non mi piace e c’è il rischio che potrei ripercorrere la strada  della mia vita dal lato inverso.
Ci vuole coraggio! Benetto il Dio ad alzare gli occhi per guardarsi dentro,e forse a volte non vale
nemmeno la pena di farlo.
Forse a volte molte cose non valgono  la pena di farle, imprecavo, quando è caduta la tua fotografia dalle sue pagine, un mistero come si trovasse lì.

È caduta tra i miei piedi, un sorriso doIce,appena accennato, come hai sempre fatto,la testa inclinata di lato,il grembiulino e quelle scarpette di feltro che odiavi tanto,il viso sempre un po’ pallido e le tue labbra appena colorate di rosa,ma il  tuo sorriso è unico,dolce,furbo,di chi ha occhi grandi,forse troppo per la tua età  quegli occhi che ti facevano vedere tutto da un angolatura diversa.

Sono partita, portando poco con me,a volte se ci ripenso non  ricordo se quel giorno mi hai
rimproverato, anzi a dire il vero mi è sembrato di più un tacito consenso e mi hai detto:
”ciao,a presto,tornerai...”
io ti ho risposto:
” forse si”.

Hai sorriso silenziosamente,ma tu sapevi già tutto,ne sono certa  ancor di più  oggi che tu sei sempre stata la più saggia.
Mi scappa un sorriso  sto anche piangendo,ma Carola è passato un sacco di tempo,
avrei voluto dirti… avrei voluto raccontarti molte cose,cose che fin dei conti tu  già sai.
Mi sorridi e inclini la testa,stai in silenzio,sei sempre stata in silenzio tu, mentre io ora parlo forse anche troppo a volte.
Ma  se un modo esistesse come per incanto vorrei incontrarti ancora,vorrei poterti abbracciare,vorrei regalarti
quell'aquilone,vorrei poterti dire:< stai tranquilla,perché nel futuro ti aspetteranno grandi cose,sarai
grande,vivrai di cose belle e alcune brutte,ma non temere mai nulla, ogni cosa passerà sempre, ogni ostacolo per quanto sembri irraggiungibile lo supererai>.
Vorrei andare ancora  contro il vento, veloce veloce giù per la discesa con la bicicletta, allargando
le braccia per prendere il volo.Ti ricordi quando lo facevi?Chiudevi gli occhi e importava poco se saresti
andata a sbattere,stavi volando,questo ti bastava,vorrei poterlo fare oggi ma questa volta insieme a te.
Ma  lo sappiamo  noi due che non ci sarà mai al mondo una magia che ci farà incontrare,sebbene del tutto non ne sono sicura.
Perché io ti sento ridere,ti vedo,perché  esiste un luogo fra il sonno e la veglia dove potrebbe accadere, ho una cosa importante da dirti “ti voglio bene Carola” ed è solo il tuo sorriso,il tuo silenzio che mi incoraggiano a rialzarmi in volo ancora una volta,mille volte,sempre.

Ringrazio sempre  la piccola Carola ( Carolina non gli è mai piaciuto tanto), amo i suoi occhi aperti sul mondo che guarda gli adulti in silenzio,che fa spallette quando non capisce, che mentre il mondo gira lei sogna il mondo gira e lei sta seduta a guardare le stelle,spesso resta in silenzio, e aspetta, perché lei ci crede si compirà  una magia qualcosa accade sempre di magico.
Amo quella bambina,ci siamo lasciate senza dolore,senza paura,lei lo sapeva  che sarei dovuta andare e forse un pochino ho tradito le sue aspettative, mi sarei dovuta prendere più cura di lei,ma io ho bisogno di lei, di guardare il mondo attraverso i suoi occhi.

Una notte in sogno mi disse: tornerai, e aveva ragione.
Sono tornata per il tempo breve che è concesso di varcare la soglia del mondo, il tempo per prenderla per mano e dirgli “ staremo  sempre insieme,diventeremo grandi insieme,non dubitarne,Ti voglio bene.
Ha sorriso…lei sa, lei conosce già ogni cosa,da sempre.
Io e la me bambina siamo separate da molto tempo, non la trascino a forza con me,la lascio vivere nel suo tempo e a suo modo,  noi comunichiamo sempre, so solo di dovergli molte cose e di dovermi prendere cura di lei.
Noi attraversiamo stadi nella vita, siamo bambini,adolescenti e diventiamo solo la bozza di un adulto, ma questi tre protagonisti vivono separati ma al medesimo tempo uniti, non vi deve essere pena nel voltarsi indietro,né amarezza e nostalgia, ma  solo un grande atto d’amore e rispetto.
Inevitabilmente noi cambiamo ad ogni passo,ciò che resta dietro di noi è solo un eco, ma fra l’età adulta e l’infanzia avviene una cosa misteriosa, è come se il Sé bambino viva di suo, indipendentemente, ed altrettanto è misterioso e raro come possa a volte  succedere d’incontrarsi ancora solo per un istante.

Commenti

  1. Va bè, con questo tuo "bellissimo" sono rossa :-),anche Carola piccolina ringrazia.
    Un abbraccio.

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  2. Io concordo con Joker. Forse non ti rendi conto di cosa hai scritto e con quale passione.
    Non è facile.

    Un caro saluto.

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