Questo libro è ormai da diversi anni che mi fa compagnia,non l’ho mai finito di leggere tutto, forse perché non mi sono mai sentita pronta davvero ad andare avanti.
Ogni tanto lo riprendo fra le mani, lo leggo,lo sfioro, ma ogni volta arrivo ad un punto in cui sento che qualcosa deve maturare in me,un po’ come il mosto che deve fermentare
Nei miei anni ho letto un discreto numero di libri,quasi tutti li ho amati,ma se oggi qualcuno dovesse chiedermi di estrarre i passi che preferisco da questo libro non saprei da dove incominciare,se fosse per me lo riscriverei parola dopo parola.
Un susseguirsi di grazia e dolcezza,d’enfasi e passione,questo è Clarissa Estés attraverso le sue parole di Cantadora della donna Selvaggia.
Le sue parole per quanto mi riguarda spesso sono la medicina e la medicazione per la mia anima selvaggia.
Siamo pervase dalla nostalgia per l’antica natura selvaggia.
Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento.
Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio.
Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti.
Ma l’ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dietro di noi,nei nostri giorni,nelle nostre notti.
Ovunque e sempre, l’ombra ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe.
Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento.
Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio.
Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti.
Ma l’ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dietro di noi,nei nostri giorni,nelle nostre notti.
Ovunque e sempre, l’ombra ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe.
La fauna selvaggia e la Donna Selvaggia sono specie a rischio.
Nel tempo,abbiamo visto saccheggiare.respingere,sovraccaricare la natura istintiva della donna.
Per lunghi periodi è stata devastata.come la fauna e i territori selvaggi.
Per alcune migliaia di anni,e basta guardarsi indietro perché la visione si ripresenti,
resta relegata nel più misero territorio della psiche.
I territori spirituali della donna selvaggia,nel corso della storia,sono stati
saccheggiati o bruciati,le caverne sono state distrutte,i cicli naturali
costretti a diventare ritmi innaturali per compiacere gli altri.
Nel tempo,abbiamo visto saccheggiare.respingere,sovraccaricare la natura istintiva della donna.
Per lunghi periodi è stata devastata.come la fauna e i territori selvaggi.
Per alcune migliaia di anni,e basta guardarsi indietro perché la visione si ripresenti,
resta relegata nel più misero territorio della psiche.
I territori spirituali della donna selvaggia,nel corso della storia,sono stati
saccheggiati o bruciati,le caverne sono state distrutte,i cicli naturali
costretti a diventare ritmi innaturali per compiacere gli altri.
Clarissa Pinkola Estés
Che strano che parli di questo libro...
RispondiEliminaProprio ieri sono passato davanti ad una vetrina e il titolo mi ha incuriosito.
Non l'ho preso perché ormai la pila di libri arretrati ha raggiunto la tropo-sfera...
Magari prenderò il bignami :)
Doveresti essere abituato alle stranezze :-), è molto bello,mi è stato regalato alcuni anni fa,l'ho sempre snobbato credendo che fosse una delle solite stronzate della new age.
RispondiEliminaCiao
E invece... mi dici che vale la pena...
RispondiEliminaMagari faccio come le liste di attesa quando sei raccomandato e lo leggo e basta: non può essermi balzato agli occhi due volte in un giorno per caso.
Deciso, stanotte non si dorme e sarà colpa tua, sappilo :)
RispondiEliminaTi basterà contare le pecorelle, presente quelle che pascolano sul soffitto?:)oppure una tisana,oppure una ninna nanna, non so in che altro modo rimediare alla mia colpa di averti causato insonnia :-)
Non puoi rimediare in nessun modo, dovrai portarti questo peso nella coscienza per tutta la vita, muahahaha!
RispondiEliminaNooooooooo :-(, nu' c'è penso proprio :-)
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